Nel moderno mondo digitale si scatta, si riprende senza preoccuparsi come le immagini si archivino sui telefoni, telecamere, macchine fotografiche, etc. Poi caricandoli direttamente sul web, sui propri cloud, partendo dallo smartphone, alla smartcamera o altro, i file vengono transcodificati in x codec diversi, il che finchè non ci servono, non è un problema, ma quando dobbiamo aprire questi file ed editarli con un programma di editing, potremmo incontrare diversi problemi.
Iniziamo col capire cosa è un codec e cosa è un contenitore:
Il contenitore è la struttura che contiene i file video, che può cambiare a seconda del sistema operativo (sotto windows è comune .avi mentre sotto MacOsX è comune .mov) che favorisce le risorse del sistema nell’aprire il contenuto dei file.
Il codec è il sistema con cui i diversi fotogrammi di un filmato vengono archiviati, a seconda del codec possono occupare più o meno spazio, offrire più o meno qualità, richiedere più o meno risorse CPU per leggere i singoli fotogrammi.
I codec hanno diverse caratteristiche, ma quello che interessa a noi è se un codec è pensato per la cattura e storage o per la lavorazione, quindi editing etc.
I codec classici di registrazione di telecamere e dslr sono codec di cattura, quindi il loro obiettivo è massima qualità, minimo spazio occupato; il problema della decompressione e compressione è relativo perchè questi dispositivi hanno sempre una soluzione hardware per leggere e scrivere questi codec.
Un codec di lavorazione, normalmente detto DI Digital Intermediate è un codec che occupa molto più spazio sul disco, ma preservando la qualità originale permette una lavorazione fluida, semplice all’interno di tutti i programmi professionali.
DI sono codec come Prores, Cineform, DnXHD/HR, GV codec e simili.
Oggi affrontiamo una problematica molto sentita nel mondo moderno, ovvero come convertire le sorgenti in formato X in uno di questi formati di lavorazione.
Per lavorare più comodamente durante e dopo la conversione suggerisco di installare il Quicktime7 sia su Windows che su Mac (per chi pensa che il quicktime X basti, si legga l’articolo sui limiti dello stesso, e tutti i problemi che causa al sistema, dalle preview mancanti alla forzata conversione dei file anche quando non serve).
Quicktime7 per windows si scarica da qui.
Quicktime7 per OsX si scarica da qui.
Codec Cineform per windows e mac si scarica Installando la goPro App da qui.
Codec DnXhD/R Avid per win e mac si scarica da qui.
In questo modo grazie al Quicktime 7 si è in grado di inserire gli altri codec nel sistema in modo più ampio, e grazie a questi ottimi codec DI possiamo convertire il formato X difficile o impossibile da lavorare in un formato pensato per essere lavorato.
Per convertire cosa usiamo?
Sia per Windows che per MacOs esistono diverse soluzioni sia Free che a pagamento che leggono e poi convertono i file in altri formati.
Chi acquista la licenza di un prodotto Adobe video ha la possibilità di usare Media Encoder, programma nato e pensato per la conversione dei file video. Al suo interno contiene già sia i preset per Cineform che DnXhD/HR, e anche i codec per la conversione, per cui per convertire uno o più file basta trascinare sopra l’interfaccia, sul preset scelto il o i file che vogliamo convertire e poi attendere…
Il pacchetto è presente identico sia per windows che per mac.
Se fossimo interessati ad una soluzione Free?
Sotto windows un programma interessante è VirtualDub, in particolare aggiungendo alcune plugin gratuite che gli permettono di utilizzare il motore di FFmpeg per la lettura dei file di ogni tipo e codec.
Funziona bene anche con Parallels sotto MacOS, quando sono necessari alcuni tipi di conversioni speciali complicate.
Un prodotto disponibile sia per windows che mac è Mpeg streamclip, che prevede di leggere moltissimi codec e salvare nei codec presenti nel sistema (compresi Cineform e DnxHd e Prores).
Questo prodotto è particolarmente interessante per la sua capacità di leggere formati web come il formato .flv di flash e similari.
Sotto MacOs esiste un altro prodotto Free chiamato Media converter, da prendere direttamente dal suo sito, perchè ne esistono diversi con nome simile. Il sito originale è questo media-converter.sourceforge.net
Questo convertitore è basato su FFmpeg, un filo più complesso da usare se si vuole uscire dagli standard perchè prevede di conoscere settaggi etc, ma molto potente, in particolare per la sua capacità di fare il rewrapping, ovvero cambiare il contenitore ai file che potrebbero essere letti direttamente da win e mac, ma è incapsulato in un contenitore poco “editor oriented”. La procedura per usarlo per tale processo la trovate in questo mio articolo.
Un altro prodotto molto interessante e comodo per le conversioni disponibile sia sotto Windows, Mac e Linux è Handbrake, sempre basato su FFmpeg, ha un sacco di possibilità di lettura e scrittura di codec, è più semplice per la gestione delle conversioni dei file, e legge anche formati come divx e simili, senza avere il codec installato sul sistema
Anche se molti non comprendono la necessità di convertire i file in un DI, è un processo fondamentale per semplificare i processi di editing, infatti molti pacchetti professionali, Avid per primo, comporta prima del montaggio la conversione in tale formato, poi si può iniziare ad editare il materiale, solo di recente con il concetto dei link AMA si possono montare i file originali senza conversioni, ma solo in determinate condizioni.
Final cut lo stesso discorso, il formato ProRes (anch’esso un DI) fu creato per quello. Edius della GrassValley (nome storico nel video e nella postproduzione hanno i GV Codec; Adobe ha acquisito le licenze di Cineform e DnxHD/Hr da Avid per fornire a Premiere i codec DI migliori, e a breve con la nuova release offrirà anche il codec Prores per entrambe le piattaforme, windows e mac, direttamente, senza richiedere soluzioni di terze parti.
E Bug di sicurezza del quicktime per windows?
Ultimamente sto leggendo notizie allarmistiche riguardo ad un teorico bug del quicktime 7 per windows, la verità è che la vecchia versione di Quicktime 7, se si attivavano le estensioni web e java per il web poteva essere usato da hacker per entrare nel computer, ma la release attuale (quella linkata in questo articolo) non solo ha corretto il bug, ed evita l’installazione delle estensioni web se non necessarie.
Personalmente non ho mai avuto problemi neanche con il precedente prodotto.
Utilizzo un principio : la macchina da lavoro NON deve essere connessa a internet, per evitare update automatici di sistema o software che potrebbero in qualche modo danneggiarvi durante un lavoro, i forum sono pieni di persone in panico perchè si è aggiornato il sistema (win o mac) si è aggiornato il programma grazie ai sistemi di aggiornamento intelligente (non si sa però intelligenza di chi, visti i danni che fanno), e il programma o è instabile o non legge correttamente il progetto.
Sia perchè non permetto mai ad un qualunque software o sistema operativo di comunicare all’esterno senza il mio permesso; il concetto è talvolta noioso, perchè si deve confermare al firewall che la comunicazione in ingresso o uscita ogni volta, ma almeno sono sereno che ho ridotto ad un numero vicino a zero le problematiche di questo tipo.