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Che mi serve per…. Iniziare a fare riprese?

Una domanda che capita spesso nei forum, e non solo … Cosa mi serve per cominciare, e cosa devo comprare? Difficile dare una sola risposta.

Diciamo che si può pensare di partire dal basso, e poi man mano che si lavora, che si hanno più possibilità economiche e/o esperienza nell’usare i prodotti, si può cambiare la propria attrezzatura, o fare un “upgrade”. Da buon genovese sono dell’idea che sia buona pratica investire sul lungo termine, per cui ci sono spese che nel tempo anche se più alte di altre, durano, per cui alcuni prodotti come le lenti me le porto dietro da anni, perché se trattate bene … beh ho lenti più vecchie di me… direi che con questo si può già fare un discorso serio sulla durata di alcuni componenti dell’attrezzatura.

Scegliere le componenti del proprio kit di lavoro è difficile e spesso ci si può far abbagliare da mille e più attrezzi e strumenti di lavoro, quindi diventa importante scegliere nel modo corretto gli strumenti in funzione anche del tipo di lavoro che si fa, ad esempio se normalmente si è un one man band, comprare mille attrezzature che fisicamente non si possono trasportare con noi, è poco utile nella prima fase, oppure se lavoriamo prettamente in Run&Gun avere 10 lenti è meno utile di avere uno zoom di buon livello.

L’idea di questo post è quella di buttar giù due righe su un kit base per una camera media (la black magic production camera 4K) che ha una serie di necessità molto simili a quelle di una video reflex, quindi diventa abbastanza flessibile per aiutare anche chi scegliendo una reflex deve fare delle scelte pratico economiche.

Per ogni Kit sotto l’elenco spiego il perchè della scelta di quei componenti, in modo che ognuno possa trarre le proprie conclusioni e quindi creare il proprio setup in funzione delle proprie necessità.

Kit 101 base o l’indispensabile
  1. Camera (BlackMagic Production Camera 4K  o fotocamera)
  2. Lente 18-55 55-250 Canon (kit di due lenti tutto fare)
  3. Filtro ND variabile + Cokin sfumati
  4. Batteria semplice
  5. Cavalletto base
  6. Microfono rec tipo zoom o tascam base
  7. Monitor hdmi / convertitore sdi hdmi
  8. Ssd + lettore portatile, SD/CF + lettore portatile
  9. Panno microfibra per lenti
Il primo kit  è la base con cui siamo sicuri di poter compiere un lavoro, senza spendere follie, ma senza rischiare di essere in difficoltà.
1) Sulla scelta della camera non mi esprimo, ognuno ha le proprie preferenze e fa le proprie scelte.
2) suggerisco il classico kit dei due zoom economici, ma efficienti, che coprono da 18 a 250 mm con diaframmi variabili stabilizzati, qualitativamente sono sufficientemente nitidi per supportare anche il 4k, e possedendo lo stabilizzatore sono una ottima coppia di lenti per il video. Ho indicato il marchio per il semplice fatto che la BMD offre maggior supporto e compatibilità per controllo diaframmi, stabilizatore alle lenti Canon che alle compatibili. In realtà il mio unico interesse è relativo allo stabilizzatore delle lenti, perchè il fuoco in video si fa prevalentemente a mano, per controllare meglio la resa.
Personalmente a livello di gusto preferisco le focali fisse luminose, ma per una questione di praticità / costo / startup avere un paio di zoom ci permette di partire coprendo le diverse focali senza fare una spesa folle. Per una disamina maggiore fate riferimento al post relativo alla scelta delle lenti e dell’acquisto delle lenti.
3) Filtri ND variabile è fondamentale per controllare quando la luce è troppa forte, anche se molti tendono a sottovalutare questo fattore, è molto importante per non avere problemi di velocità di shutter, che crea immagini stroboscopiche.
4) Ogni camera tende a consumare molta corrente durante le riprese, per cui si deve usare una batteria esterna o batterie aggiuntive, spesso un semplice powerbank con il voltaggio giusto può essere una soluzione economica ed efficace, o nel caso di una reflex un battery pack. Alcune camere come le blackmagic Cinema Camera RICHIEDONO la batteria esterna, quella interna è solo come batteria tampone di passaggio tra una batteria esterna e l’altra, solo con la batteria interna, per risparmiare nei consumi non attivano lo stabilizzatore delle lenti.
5) Senza doversi svenare è importante fare una buona scelta per il cavalletto, perchè la stabilità delle riprese dipende dalle gambe del cavalletto, la fluidità delle panoramiche e dei movimenti dipendono dalla morbidezza della testa fluida.
Un buon cavalletto deve avere come caratteristiche di base la cosidetta testa fluida o testa video, pensata per movimenti fluidi, altrimenti non potremo muoverci in modo corretto, e una capacità di carico proporzionale ad almeno il doppio della nostra attrezzatura, altrimenti se portato al limite non sarà mai fluido o comodo nei movimenti.
In alcuni casi è comodo scegliere separatamente gambe e testa, perchè si possono trovare occasioni più interessanti e allo stesso tempo più economiche che il prodotto completo.
6) nella maggior parte dei casi le camere / fotocamere non hanno un buon reparto microfonico, quindi è importante aggiungere un microfono e spesso un recorder al set. Per partire l’investimento potrebbe essere la coppia dei due, ad esempio uno Zoom H1 o un tascam DR-05V2 su budget di un centinaio di euro offrono registratore e microfono di buona qualità, entrambi hanno la filettatura per poterli montare o sulla camera o su cavalletto o su asta microfonica per prendere più da vicino l’audio e quindi avere una resa migliore.
7) la maggior parte delle camere non hanno un buon monitor / efv per poter giudicare il fuoco, ma sono solo dei sistemi di controllo dei parametri, quindi può essere necessario investire su un monitor che ci aiuti a giudicare il fuoco.
In un primo step diventa utile avere un monitor HDMI per poter gestire la messa a fuoco, se si lavora con diaframmi più chiusi potrebbe non essere indispensabile, ma il prodotto nel tempo diventa molto utile. Oggi ci sono diverse soluzioni, addirittura dei monitor che nascono per espandere i monitor dei portatili e si alimentano via Usb a 5v, quindi con un power banc completamente portatili e anche di grandi dimensioni, dare un suggerimento è difficile perchè sul mercato ce ne sono diversi e a prezzi variabili da un paio di centinaia di euro in su. Personalmente ho imparato che risparmiare su questo prodotto significa avere monitor non risoluti, quindi inutili per il fuoco, quindi tanto vale usare il monitor della camera, ben protetto. Meglio se non si ha un grande budget cercare nell’usato o un Atomos ninja o un Blackmagic Video assist che almeno offrono un fullHD, altrimenti se si lavora con monitor grande, ma la risoluzione reale è 480p è inutile allo scopo del fuoco. In questo ambito il costo deriva da due caratteristiche : tipo di ingressi, per cui se abbiamo un monitor con ingresso SDI tutto costerà molto di più; risoluzione reale del monitor, che essendo un pannello più costoso avrà un innalzamento di costo. Il fattore recorder, che alcuni lo sono, non sempre innalza il costo in modo significativo.
8) Il supporto su cui scrivere (ssd per la blackmagic, SD o CF per molte altre camere e uno strumento per leggere tali supporti. In generale è fondamentale avere un supporto di alta qualità perchè quando si lavora tutto il lavoro se non è su un supporto serio e professionale, si rischia di perdere tutto per aver risparmiato pochi euro su un supporto di scarsa qualità. Non fidatevi delle specifiche ma testate sempre i supporti con la vostra camera, formattate direttamente in camera e non con il computer e testate registrando sequenze molto lunghe in modo da essere tranquilli sulla registrazione.
Un buon lettore è utile per ottimizzare tempi e avere la certezza che nella copia non si perdano dati durante la copia perchè molti non sanno che ci sono rischi nel corrompere i dati durante la copia, quindi usare prodotti di qualità è importante.
9) un prodotto semplice, banale, ma che molti dimenticano, un panno in microfibra per la pulizia delle lenti, ne esistono di specifici, e catturando la polvere evitano di graffiare le lenti quando si puliscono da polvere o altro. Togliere la polvere è un attimo prima di riprendere mentre dopo…

Riflessioni pre acquisti

Volendo ottimizzare gli investimenti nel tempo, ci sono delle scelte da fare quando si fanno gli acquisti, ci sono delle scelte che richiedono un poco di investimento in più inizialmente, ma poi si possono riutilizzare nel tempo.

Filtri : durante l’acquisto di un filtro o più filtri c’è da fare più di una valutazione, se si vuole un buon filtro si deve spendere, perchè la qualità si paga; una buona abitudine è quella di scegliere un filtro per la dimensione maggiore delle lenti possedute o che si vuol possedere, e poi usare degli anelli riduttori, in modo che invece di prendere 3-4 filtri di media qualità, se ne prende uno di ottima qualità e poi con gli anelli riduttori lo si adatta a tutte le lenti.

Filtri a lastra : una soluzione economica per adattare più lenti allo stesso filtro è quello di usare dei filtri a lastra, in modo che spostando il portafiltri si usa lo stesso filtro su più lenti differenti.


Cosa scegliere per fare video tra telecamera e macchina fotografica?

Telecamera o macchina fotografica per il video?

Questa domanda nasce spesso, dare una risposta non è semplice, perché si tratta di due prodotti completamente diversi, ognuno con vantaggi e svantaggi, per cui è importante capire perché scegliere uno o l’altro.

Dal 2008 è nata la moda delle video dslr, ovvero usare le macchine fotografiche come telecamere, per la loro gamma dinamica più ampia, lenti intercambiabili, hanno sensori più grandi così si può sfocare più facilmente…

insomma la manna dal cielo, se non fosse che…
Le dslr non sono MAI delle telecamere, per cui ci sono dei dettagli che a molti sfuggono, ma si devono tener conto nel caso di un eventuale acquisto.

Zacuto setupMolti possono pensare ai problemi di grip, di come maneggiarle, dell’audio, della qualità di registrazione ridotta, ma quelli sono solo dettagli, ci sono mille e più modi di gestire quelle limitazioni…

il primo e unico vero problema non risolvibile con accessori è come i loro sensori catturano le immagini in movimento

Un sensore fotografico, per quanto sia nato per catturare immagini, nasce per catturare immagini statiche, non in movimento, e per quando sia veloce la cattura, lavorerà sempre (ad oggi giugno 2017) con la modalità dello scan line, ovvero una riga alla volta, creando il fenomeno del rolling shutter, ovvero una distorsione più o meno evidente degli oggetti in movimento circolare e orizzontale.

Se i movimenti sono lenti non si vedono difetti di alcun sorta, ma quando ci sono panoramiche o oggetti rotatori, la distorsione diventa evidente, con le fullframe ogni oggetto in movimento veloce si contrae e si restringe creange degli effetti jello poco piacevoli.

So che quello che sto scrivendo genera nella maggior parte dei videomaker un moto di protesta, che si può contenere, che non sono effetti così evidenti, che il pubblico non vede quei difetti, etc etc etc… ma queste sono affermazioni tecniche oggettive, non si può nascondere la realtà: più è grande il sensore, più si deve stare attenti ai movimenti orizzontali e rotatori.

Visto che mi piace andare controcorrente, invece dei soliti filmati delle canon metto i link quelli di una FF sony e di una m4/3 come la gh4, qui si può vedere come una ripresa di panoramica mediamente veloce comporti una inclinazione laterale decisamente evidente.

mentre sui movimenti rotatori, che non deve essere per forza la ripresa di un ventilatore, ma le ruote di un’auto, le braccia di due persone che corrono, etc etc

Questo tipo di distorsioni rendono evidenti i limiti della gestione del sensore in rolling shutter, tecnica di cattura delle immagini presente ANCHE in molte telecamere, ma avendo sensori molto più piccoli, o spesso semplicemente con una scansione più veloce il fenomeno è minimizzato rispetto alle DSLR che dovendo poi scalare i dati dai xx megapixel ai 2 mpx del Fhd, o gli 8.9 mpx del 4k, il fenomeno rimane accentuato.

Perchè si usa il Rolling shutter nel video quando per lo scatto fotografico si usa il Global shutter?

Semplice! è più economico per la gestione dei dati video, come processo di cattura delle informazioni, etc etc
Quando si cattura una riga di dati la si può processare subito, o al max con la seconda riga creando matrici di pixel 4×4 su cui applicare già vari algoritmi di compressione, e registrare solo i dati derivati, mentre se si lavora in Global shutter si deve catturare un intero fotogramma, quindi elaborarlo, e salvarlo, mentre ne stanno arrivando almeno altri 23 nello stesso secondo.

L’approccio Global Shutter offre una miglior cattura e gestione dell’immagine in movimento, della sfuocatura di movimento, dei vettori di movimento, ma richiede :

  • buffer molto più veloci e capienti
  • processori video immagine molto più potenti e veloci
  • data managment su sd/ssd/cf molto più veloci per scrivere più dati
  • un sistema globale più responsivo.

L’approccio del Rolling shutter spesso viene usato per catturare una dinamica luminosa maggiore, sulle cineprese digitali accade questo, ma dato che la fotocamera già è in grado di fare quella cattura con quella dinamica in global shutter (scatto fotografico) si può supporre che sia la soluzione più economico per il produttore delle macchine fotografiche, tanto lui produce macchine fotografiche, non telecamere … il fatto che poi si siano messi a produrre macchine fotografiche con uscite pulite HDMI, timecode, profili log etc è solo un caso…
infatti continuano a mettere nel comparto video la priorità di diaframmi, lasciando oscillare lo shutter… roba che neanche un filmaker anni 90 avrebbe accettato (io sono uno di quelli…).
La informazione che a molti manca è il fatto che il Rolling Shutter potrebbe non essere un problema, visto che la Alexa, cinepresa Arriflex standard per il 90% della produzione cinema, usa la tecnologia rolling shutter, ma con una latenza di 3ms quindi non si genera il problema dell’effetto Jellow, mentre nelle fotocamere spesso abbiamo tempi più lunghi di latenza e quindi si genera il problema.

Rolling shutter, non mi disturba

Ora diciamo che possiamo passare sopra a tale limitazione, ma cerchiamo di capire quando dobbiamo scegliere tra telecamera e macchina fotografica cosa cambia e come, perché spesso si danno per scontate delle cose, che poi diventano sorprese amare da gestire, o da comprare per ulteriori spese.

Punti di forza della telecamera
  • Nasce per fare riprese quindi è tutto il sistema è pensato per il video
  • Il sensore è su misura per fare video, non si generano aliasing e moires nel downscaling come nelle macchine fotografiche.
  • Ottimizzazione dei codec e dei sistemi di compressione del video e delle matrici di compressione
    Tradotto :  lo stesso video compresso con gli stessi mbits avrà una qualità migliore di quelli compressi dalla maggior parte delle telecamere.
  • L’autofocus è pensato per seguire e gestire soggetti in movimento
  • Praticamente tutte le telecamere a lente fissa hanno lo stabilizzatore o elettronico o fisico per gestire al meglio le riprese in movimento.
  • Sono fornite già un buon microfono di base, e hanno più di un ingresso e canali multipli per la registrazione dell’audio
  • Hanno uno zoom motorizzato con velocità variabile
  • Hanno porte di uscita video registrabili di qualità
  • Nasce con un mirino o un monitor articolato per gestire al meglio le riprese da angolazioni particolari senza difficoltà operative.
  • La telecamera è più adatta al run and gun, esce dalla scatola “finita” con tutto quello che serve per catturare audio e video
  • Le telecamere hanno spesso bottoni e controlli fisici per gestire le impostazioni della camera senza staccare la ripresa o lo sguardo dal soggetto.
Punti di forza delle macchine fotografiche
  • Nasce per catturare una gamma dinamica ampia e spesso maggiore delle telecamere
  • Il sensore più grande permette spesso di catturare più luce e sfuocare meglio i soggetti (anche se dipende da camera a camera).
  • La maggior parte ha obiettivo intercambiabile, il che le rende interessanti.
  • Stanno uscendo camere mirrorless con sensore stabilizzato per poter mettere davanti lenti di ogni tipo e avere la stabilizzazione.
  • Se si devono fare riprese in modo poco appariscente, è più anonima della telecamera.
Punti deboli delle telecamere
  • Spesso i sensori piccoli causano fatica nella gestione della luce
  • I sensori più piccoli tendono a creare complicazioni nella gestione della focale traendo in inganno l’utilizzatore nella scelta delle focali.
  • Il sensore piccolo tende a ridurre la sfuocatura di campo e quindi diventa più complesso sfuocare le immagini n determinate situazioni.
  • La gamma dinamica spesso è inferiore a quella delle macchine fotografiche di pari prezzo (dipende da prodotto a prodotto)
Punti deboli delle macchine fotografiche
  • Nasce per fare fotografie, quindi non tutte le funzioni fotografiche sono attive sempre nel video
  • Il sensore è più grande della risoluzione del video, la gestione della scalatura spesso crea problemi di aliasing moires oppure nitidezza rispetto al segnale potenzialmente catturabile dal sensore in modalità fotografica (dipende dal marchio come scala i dati, se con line skipping come canon o pixel binning come sony e panasonic.)
  • L’autofocus sulla maggior parte delle camere è solo per la partenza della ripresa, poi non segue i soggetti
  • La maggior parte delle lenti prime non hanno lo stabilizzatore, poche mirrorless hanno il sensore stabilizzato (fascia alta di prezzo) il resto hanno lo stabilizzatore d’immagine solo zoom di un certo tipo .
  • Consumano un sacco di corrente nella ripresa video e spesso ci si deve attrezzare con più batterie
  • Molte fotocamere (canon e sony) si surriscaldano durante la ripresa video e c’è il rischio che si interrompa la ripresa dopo x minuti di lavoro (nelle condizioni peggiori).
  • Le fotocamere vendute in Europa non possono fare riprese più lunghe di 29 minuti e 59 secondi, altrimenti sarebbero tassate come videocamere, e quindi più costose; per questa ragione i produttori mettono un blocco di durata massima alle fotocamere.  Non è possibile la ripresa di uno spettacolo teatrale, ad esempio, senza modifiche non ufficiali dei firmware, oppure si deve acquistare il prodotto fuori dall’Europa.
  • Si deve aggiungere un microfono esterno alla camera, perchè di serie le macchine fotografiche non hanno mai un sistema decente di registrazione dell’audio. Inoltre non tutte le fotocamere posseggono l’ingresso microfonico, o hanno un buon amplificatore di segnale audio, quindi spesso è necessario acquistare oltre che il microfono anche un registratore digitale.
  • Quasi nessuna fotocamera possiede obiettivi zoom motorizzati e i pochi obiettivi motorizzati (Panasonic) hanno motore lineare, cioè non si può dosare la velocità di zoomata.
  • La maggior parte delle fotocamere ha porte di out video in formato mini o micro HDMI, molto fragili, e l’uscita video spesso è castrata dal produttore per evitare la registrazione esterna del segnale.
  • Molte fotocamere non hanno dei buoni schermi di visione, per fare il fuoco o giudicare l’inquadratura, e spesso sono saldati al corpo macchina.
    Poche sono le camere con monitor articolati per poter riprendere da angolazioni particolari, per le altre sono necessari monitor esterni.
  • Spesso la disposizione dei bottoni e dei controlli per modificare le proprietà di ripresa sono nei menù interni, costringendo a stoppare spesso le riprese per gestire il tutto da menù.
I costi nascosti delle macchine fotografiche…

spesso si guarda un prezzo e non ci si rende conto di come si debba accessoriare una camera fotografica per utilizzarla in modo comodo e profiquo per il video.

Qui sotto ho fatto una tabella sugli elementi, per capire cosa può essere utile con i due prodotti.

Telecamera Macchina fotografica
Card SD o CF per il girato indispensabile indispensabile Supporto per registrare il video
Batteria aggiuntiva opzionale indispensabile Per registrazione su lunghe durate
Microfono esterno opzionale indispensabile per audio lontani o direzionali per isolare voce da ambiente
Cage opzionale indispensabile La cage serve ad avere una presa più comoda, una maniglia e fori filettati su cui montare gli accessori
Cavalletto opzionale opzionale Per riprese lunghe, per riprese stabili etc
Filtro ND indispensabile indispensabile quando c’è troppa luce per dosarla
Monitor esterno opzionale indispensabile sia come visione più precisa, che ausilio quando si hanno limiti di angolo o visione sulla camera stessa
Lenti aggiuntive opzionale
(se intercambiabile)
opzionale
(se intercambiabile)
per avere una maggior flessibilità narrativa operativa
 Follow focus  opzionale  indispensabile  le lenti fotografiche non essendo pensate per la ripresa video spesso non sono in grado di cambiare il fuoco in modo fluido durante la ripresa se non utilizzando un ausilio, il follow focus, per evitare di toccare la lente, ma agire direttamente in parallelo con essa.


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