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Il vero problema del Crop

Sta nella testa delle persone…

Come si dice, una immagine vale più di mille parole, e mille calcoli, ho pensato che delle immagini di riferimento diretto fossero la miglior risposta.

Le immagini che trovate qui sotto sono il confronto dell’inquadratura di due pocket4k e pocket6k quindi il sensore 4/3 della pocket4k (non micro 4/3 come spesso si legge, perchè quello è l’attacco) contro il sensore Super35 della pocket6k.

Ponendo il cavalletto a 3 metri dalla finestra delle fotografie queste immagini dimostrano che la differenza di crop non è estrema, non è un reale problema come tanti vanno a dimostrare con tanti calcoli assurdi.

Come si può vedere in queste riprese di confronto con diverse focali fisse 24-28-35-50 in un interno non è così drammatico.

Inoltre visto che ci sono tante fisime nei posti stretti (e 3 metri non sono tanti) ho pensato che fosse utile creare un semplice schema tra le due camere in modo da vedere come il sistema del crop sia meno importante quando siamo da vicino, perchè la differenza di angolo è minore rispetto ad essere più distanti dal soggetto, ma se si è più distanti, è possibile spostarsi per compensare le inquadrature, quindi è un falso problema.

Workflow che parolaccia

Workflow in inglese indica il corretto flusso di lavoro per eseguire nel modo corretto un lavoro X, ma pare che la maggior parte delle persone sia allergica a tale processo.

Nella mia vita ho visto milioni di persone, dal vivo o online lamentarsi che la camera/il programma/lo strumento XXX non fa XYZ, senza studiare come vanno usati o come vanno gestiti correttamente, perchè invece di leggere 10 pagine di manuale preferiscono perdere mesi su facebook e su google a cercare la risposta che hanno sotto gli occhi.

Gente che chiede perchè non riesce a fare l’operazione X che faceva su un prodotto completamente diverso, quando nel manuale è scritto esplicitamente che non si può fare o che si fa in modo diverso. Ad esempio con buona parte delle camere Blackmagic le persone riempono i forum di domande imbarazzanti piuttosto che leggere 19 pagine (con le figure) di manuale, e se una persona arriva a chiedere come si vedono le clip appena girate quando in grande ci sono i bottoni di play con il classico simbolo triangolare, convenzione esistente da prima che nascessi io…

Un esempio che trovo più imbarazzante mi è capitato stasera leggendo su un sito noto di filmaking una tecnica per ridurre l’effetto fisheye delle GoPro usando diversi programmi da HitFilm a PremiereCC e altri, spiegando quale funzione usare e come… peccato che GoPro fornisca gratis un sistema più efficace e di qualità per eseguire quello e altre operazioni importanti per gestire un filmato di una gopro, ma quasi nessuno lo usa… perchè è talmente facile da usare come camera, che tutti la usano subito senza leggere le istruzioni, e quindi… ne usano il 10% del potenziale.

Pur non essendo amante delle gopro per il tipo di ottica presente, sarebbe utile sapere che :

  • posseggono una modalità di ripresa log, detta protune, e un camraw per catturare meglio e in modo più cinematico le immagini proteggendo meglio le informazioni delle alte e basse luci, con differenze qualitative notevoli.
  • possono settare in diversi modi l’otturazione per avere una resa più cinematografica
  • nel sistema stesso di ripresa possono ridurre l’effetto fish eye con una elaborazione realtime della camera con diversi algoritmi creati da David Newman, autore di Cineform e di molte innovazioni Gopro
  • Il software free proprietario permette la lettura e ottimizzazione di un file log protune trasformandolo in un file più utilizzabile cineform attuando anche la conversione colore in uno spazio a 10bit 4:2:2 dal file originale 8bit 4:2:0 eseguendo l’upsampling del rosso e ottimizzando in funzione del file compresso da gopro, cosa che nessun software è in grado di eseguire
  • il software free proprietario legge i metadati della camera ed è in grado di gestire meglio la conversione da fisheys a filmato più “naturale” sfruttando i dati geometrici delle lenti goPro
  • il software free proprietario ha degli algoritmi per ottimizzare i timelapse fotografici realizzati con la gopro per fondere meglio e in modo più naturale i diversi fotogrammi.

E questo solo per dire alcune delle potenzialità che vengono regalate agli utenti gopro gratuitamente, ma che la maggior parte delle persone si perdono perchè non si prendono la briga di leggere le istruzioni o comprendere quale sia il corretto workflow di utilizzo di questa piccola ma potente camera.


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