Oggi parliamo del non sapere…
in una società che vi offrono di diventare Expert, Guru, Professional xxx di qualcosa in un click, cambiando spazzolino da denti (giuro ho appena visto la pubblicità) è strano definire di sapere di non sapere.
Tanti secoli fà un filosofo molto più saggio di me, Socrate, disse e scrisse : so di non sapere.
Sono un curioso e un’avida spugna della conoscenza, ogni campo in cui posso avere un minimo di curiosità desidero accumulare più conoscenza, e non ne sono mai soddisfatto. Qualunque campo in cui devo interagire, per natura, non mi accontento di sapere qualcosa, devo smontare ogni elemento del campo per renderlo più produttivo e soprattutto averne conoscenza per averne un maggior controllo.
Il mio principio è che non sapendo abbastanza di un argomento potrò mantenere una minima umiltà per far si che possa accettare di dover imparare ancora molto, e allo stesso tempo mi piace conoscere di più, sapere che c’è sempre un oltre a quello che già so, mi da la tranquillità che posso imparare tanto di più 😀
Nell’ambito lavorativo ho una curiosità insita nel lavoro di ogni persona, capire come funziona il suo ruolo, il suo lavoro, perchè… beh ho una idea folle, ma non tanto, avendo una buona base di quello che sarà il lavoro di chi collabora con me, posso collaborare meglio fornendogli le informazioni, gli elementi nel modo corretto per farlo lavorare meglio. Come trovo inaccettabile chi mi passa materiale scadente o di bassa qualità pur avendo modo di darmi molto di più per pigrizia o ignoranza (causata dalla pigrizia o superficialità perchè non gli compete il seguito del lavoro), voglio poter far si che chi lavora con me possa avere il materiale e le informazioni al meglio, per poter lavorare perdendo meno tempo e qualità possibile. Per fare questo devo imparare i ruoli e i mestieri di tante altre persone, ma se nel mondo fosse composto di una persona ogni 100 come me, molti lavori e processi sarebbero molto più semplici e veloci.
un esempio tecnico? immaginiamo di dover postprodurre del materiale video, se ci mandano un export completo del filmato su cui lavorare invece che il materiale originale spesso si deve fare il triplo della fatica, per preservare qualità e magari inventarsi qualche trucco per mascherare al meglio e scontornare del materiale che al momento di lavorare sugli originali avremmo risolto in un decimo del tempo.
Un esempio pratico? immaginiamo che dovete metter mano a del materiale, e chi ha fatto le riprese pur avendo tempo non ha inserito i metadata in camera, quello che erano pochi secondi per l’operatore sono ore in cui si guarderà e catalogherà il materiale più volte, soprattutto per distinguere una sequenza dall’altra, quando chi ha fatto le riprese sapeva esattamente perchè erano differenti.
Un esempio di pigrizia? un fonico che invece di settare la data e l’ora sul recorder se ne frega di questi dettagli, il risultato è che poi per distinguere il materiale si perderanno ore per ascoltare e distinguere i materiali, mentre se si imposta ora e data in un attimo si potranno accoppiare alle riprese.
Un esempio di sottovalutazione dei ruoli? quando si tratta con un reparto marketing e alla richiesta del logo dell’azienda, invece di mettervi in contatto con il reparto grafico, vi girano un file word con dentro una jpeg a bassa definizione del marchio. Se esiste un reparto grafico, è perchè servono conoscenze ed esperienze che non hanno al marketing, quindi perchè scavalcarlo? e soprattutto perchè lamentarsi se il logo poi risulta sfuocato, se non sapete neanche il perchè?
in ogni caso c’è un problema di superficialità e menefreghismo, dando per scontato che finito il proprio lavoro, quello degli altri non li riguarda… se c’è la prima volta un problema di ignoranza, c’è il fattore “mi sono chiesto se quando do questo materiale a chi lo deve ricevere lo potrà usare subito oppure deve fare fatica per capire cosa ho realizzato?”
l’altro lato della conoscenza del mondo moderno è che da ogni lato si trova gente che vi vuol vendere conoscenza, e al 90% (si lo so, parte del mio business è fare corsi, e sono conscio di ciò che sto per scrivere) chi vende conoscenza non ce l’ha…
E’ veramente inquietante come la maggior parte dei consulenti, delle persone che vendono conoscenza ed esperienza sono quelli che hanno meno competenze nell’ambito in cui vorrebbero dirvi cosa fare… per cui diffidare sempre, a partire da se stessi, e soprattutto da chi è troppo sicuro di se stesso.
Socrate diceva: so di non sapere, io mi permetto di aggiungere per essere più chiaro l’avverbio “abbastanza”.
Finchè ci porremo dei dubbi, vorremo apprendere di più, dubiteremo delle fonti, e cercheremo conferme, sapremo di essere nel giusto, chi si afferma nella verità assoluta sarà sempre fonte di grandi paure e dubbi da parte mia.
Lavoro in un ambito in cui da un giorno all’altro l’evoluzione della tecnologia, dei metodi operativi, delle tecniche di lavoro cambiano e si evolvono continuamente, quindi le certezze sono teoria, la pratica poi dimostra come molti elementi si evolvono e cambiano da un mese all’altro per cui avere certezze assolute vuol dire essere monolitico, statico, che in un mondo in continua evoluzione è sintomo di essere obsoleti ancor prima d’iniziare.
Oggi grazie al web 2.0 tutti possono diffondere notizie di ogni tipo, ma purtroppo se venti anni fa era difficile trovare informazioni, oggi è difficile da trovare le informazioni corrette in mezzo a tante informazioni errate o distorte.
Purtroppo la fretta con cui si muove il mondo moderno porta le persone a accettare per buone le prime notizie per buone, magari partendo da wikipedia, una delle fonti e raccolte più ampie dell’ignoranza mondiale, dove col fatto che chiunque può scrivere, chiunque può inserire informazioni errate per il gusto di contribuire, senza aver controllato ciò che inserisce…
Per chi pensi che sia un retrogrado, un antico, premetto che sono stato il primo a fondare mezzi di diffusione della conoscenza sulla rete più di venti anni or sono alla sua nascita, non ce l’ho con le nuove tecnologie, ma con il loro abuso indiscriminato.
Per wikipedia (notizia che ho fatto cancellare) mi ero traferito in australia (terra che trovo splendida, ma non ci sono mai stato) e sono morto in seguito all’attacco di un rinoceronte mentre facevo delle riprese per un film… wordpress ha tanti plugin, ma non quello della pubblicazione da morto :-PP quindi se leggete queste notizie, forse proprio morto non sono. Questo dimostra che le notizie pubblicate non essendo contro-controllate, possono contenere tante inesattezze, e se un amico non mi avesse cercato preoccupato, chissà per quanto sarebbe rimasta on line quell’informazione, e quanto si sarebbe diffusa nel mondo.
Ci sono stati in questi ultimi anni troppe notizie diffuse tramite i social ma anche teorici siti più affidiabili tramite ansa etc, che per la fretta di condividere la notizia, hanno portato scompiglio e/o inesattezze a livello mondiale. Dubitate sempre e verificate sempre più fonti, altrimenti sarete delle bandiere in balia del primo soffio di vento della rete…