Carlo Macchiavello

Tutto è possibile

Usiamo quello che abbiamo

Con l’inizio dell’anno nuovo ci sono sempre tanti propositi, chi vuole dimagrire in risposta ai bagordi fatti a natale e capodanno, chi vuole rimettersi in forma, chi vuole rinnovare vestiti e … ovviamente chi si occupa di creazione trova la scusa per comprare qualcosa di nuovo 😛

Una scusa buona per gettare dalla finestra il vecchio e passare al nuovo…

o forse no… forse sarebbe il momento di imparare a capire cosa abbiamo per le mani e non seguire le mode consumistiche di questa società che sta riempiendo sempre di più di spazzatura di ogni tipo il mondo.

Mi sono reso conto leggendo su un forum che le persone sono sempre più superficiali anche quando non se lo possono permettere, e decidono di cambiare strumenti, attrezzatura, etc solo perchè gli è stato detto che non è adeguata, quando magari ha potezialità e feature superiori a quella che agognano, ma solo perchè non ha il colore giusto o la forma giusta…

Nel post una persona avrebbe pagato 1500$ per un telefono che facesse una serie di cose, che una cam di 7-8 anni fà già faceva, meglio e con delle feature in più, ma non la considera, perchè non è un telefono.

In un altro post leggevo di una persona che non capiva perchè l’ottica fotografica non tenesse il fuoco durante lo zoom, lamentandosi del fatto scontato che lo dovesse essere, e al suggerimento che poteva comprare una telecamera che ha lo zoom parafocale (non che sapesse cosa fosse, ma era quello che cercava), la risposta è stata che tutti fanno video con le fotocamere (mirrorless le ha chiamate non sapendo che esistono anche altre tipologie), che le telecamere non esistono più da tanti anni e altre amenità che vi risparmio… considerato che la persona in questione non ha mai scattato una foto, perchè “testuali parole, le foto ormai si fanno col telefono”, non c’era motivo di usare una mirrorless, ma ha visto che gli youtuber, i tiktoker fanno cosi, dicono cosi…

resto sempre perplesso come le persone comprino senza fare ricerche serie, ma si affidino a dei teorici guru, perchè è più facile, e poi scoprendo che non sono i prodotti adatti a quelle che serve a loro, rugnare all’infinito su tutti i social e forum che il prodotto x fa schifo, che non ha le feature che servono a loro…

Allo stesso tempo, resto convinto che le persone non sappiano come imparare ad usare ciò che hanno, dal semplice telefono a camere più sofisticate, per la pigrizia di non leggere i manuali anche se brevi… conosco persone che non hanno letto il manuale della prima blackmagic, 26 pagine con le immagini, e poi non sapevano come navigare con 6 tasti della camera e le tre pagine di menù della camera… figuriamoci se prendono in mano una camera più moderna dove i menù sono almeno un centinaio con altrettanti varianti di funzioni…

impariamo a usare quello che abbiamo, a comprenderne i punti forti e punti deboli, facciamo una lista di ciò che si può fare con quello che abbiamo, e usiamoli!

qualche tempo fa questo metodo portà un giovane texmex a rompere le regole a Hollywood, potete leggere le sue parole in un libro dove espone la sua prima esperienza con un film indipendente girato con una lampada, una cinepresa in prestito, la pellicola per girare una sola volta le scene, tanti amici e tanta voglia di fare…

a rebel without a crew, di Rober Rodriguez…

il problema del Fan… qualcosa

Ogni tanto mi si chiede perchè parlo bene di un determinato marchio e ho abbandonato il marchio xxx. Mi si chiede perchè sono entusiasta del marchio YYY e non più del marchio ZZZ.

C’è un momento nella vita in cui si può essere fanboy, ovvero essere entusiasti supporter di un marchio, di un prodotto, e di solito è quando si è molto giovani.
Sono stato supporter e sostenitore di un software 3D in italia quando quasi nessuno lo conosceva, ho creato la mailing list (tempi lontani in cui forum e social erano non concepibili), un blog quasi giornaliero con notizie, link e utility quando il concetto di blog non esisteva proprio, e io scrivendo manualmente in html creavo quello che oggi comunemente si chiama Blog, ma 30 anni fà quasi nessuno aveva un concetto del genere.

Come per i software, ho fatto mille cambi anche con le telecamere, macchine fotografiche, telecamere, sistemi operativi (ne ho usati più di trenta di cui molti sconosciuti alla massa), perchè sono un curioso e perchè mi piace cambiare e sperimentare, mi annoio facilmente e ho bisogno oltre che di lavorare, di stimolare la mia curiosità sperimentando sempre qualcosa di nuovo per raccontare delle storie.

Al contrario di molte persone, che hanno bisogno delle convenzioni, di appartenere ad un popolo, ad un gruppo, di avere le loro certezze, il loro modo di lavorare sempre uguale, a me piace il cambiamento, lo stimolo a non fossilizzarsi in abitudini e metodi di lavoro.

Quindi se cambio marchio, se cambio prodotto, è per noia, o per upgrade di qualche tipo, nessuno mi ha mai pagato per dire che XXX è meglio di YYY; quando ho lavorato per uno o l’altro marchio l’ho sempre dichiarato e comunque ho mantenuto un’etica di esser onesto e dire pro e contro di un prodotto, perchè se ti descrivo i punti deboli, mi crederai quando ti descrivo i punti di forza, altrimenti si penserà che io sia uno dei tanti venditori di fumo che mostrano solo il lato sano della mela e nasconda dietro la parte marcia.

Troppo spesso mi è stato detto che passando da x a y tradivo un marchio… considerato che nessun marchio mi ha mai chiesto l’esclusiva, e anche se fosse non accetterei, l’unico tradimento che si può fare nella vita è tradire la fiducia delle persone, non una fede incondizionata negli oggetti, perchè alla fine i marchi sono sempre oggetti, niente di più che oggetti.

Spesso troverete post che partono dalla parte negativa di un prodotto per poi arrivare ai vantaggi, perchè cosi nessuno può accusarmi di cecità selettiva, ma soprattutto no stress… da fanboy, no stress da articoli fanservice, and more…

Il prodotto perfetto non esiste, perchè se parliamo di foto e video, un marchio ha il miglior sistema di autofocus, l’altro ha il miglior sistema di stabilizzazione lente sensore, l’altro la versatilità dei file, l’altro il sensore con più dinamica, l’altro una miglior ergonomia del corpo macchina, l’altro con migliori menù di lavoro, un altro avrà l’ecosistema migliore per far lavorare tra di loro le macchine, l’altro la color science più facile da gestire per il cinema, l’altro per la tv, ci sarà il marchio/sensore pensato per il low light, quello per lavorare meglio con le situazioni estreme di luce e contrasto e cosi via

Nei software avrete quello più diffuso, quello più potente, quello con l’interfaccia meglio pensata (mmm no quello non posso dirlo di nessun software oggi nel 2023, siamo indietro di un quarto di secolo sulle interfacce desktop), quello che fa schifo come workflow ma ha cosi tanti plugin che sopperisce al fatto che il codice di base è anni 90, quello che è cosi usato da trovare video su youtube per ogni singola operazione, quello che costa meno, quello che ha una compatibilità migliore tra diversi Os e plugin e cosi via… 
NON ESISTE IL PRODOTTO PERFETTO, se lo pensate, o siete un fanboy/girl oppure state cercando di vendermelo e avete sbagliato matto con cui provarci, visto che in determinati ambiti ho usato e comprato cosi tanti software che alcuni neanche sanno che esistono 😛

Concludiamo con il concetto fondamentale, come chiesi un giorno ad un ex allievo, e persona che posso definire oggi un caro amico, Antonio Papa, quando parlando di un noto software, e di alternative, gli chiesi :
Vuoi essere un montatore o un operatore di “nome del software”?

Fatevi questa domanda, siete dei Creator di contenuti, mestiere xxx o utilizzatori di un determinato software/hardware?
Non c’è nulla di sbagliato nel rispondere in uno o nell’altro modo, semplicemente chiedevi cosa volete fare della vostra vita e seguite la vostra strada.
Se poi volete essere fedeli a qualcosa… scegliete una persona, che sia un o una compagna, o semplicemente un o una amica, è la scelta più sana sia fisicamente che mentalmente che possiamo fare oggi ;-D

 

12 regole per esser sicuri di avere problemi con i Braw

Da diversi anni ho notato che riscuotono più interesse gli articoli al negativo, probabilmente perchè funzionano come la psicologia inversa, o forse perchè c’è una forma di masochismo insito nella rete nel cercare il negativo invece che il positivo, mah…

Molte volte ho visto e sentito parlare del problema dei file Braw, soprattutto oggi con i file più grandi e con un pensiero troppo … fluido nel gestire supporti e le loro caratteristiche, che poi è una scusa per non seguire le regole 😯 .

Cosa può dare problemi con i file Braw?
  1. La registrazione su un supporto sbagliato, non certificato
    (la certificazione non è un semplice test di velocità, ma significa che bmd o qualche altro testano in molte condizioni diverse l’affidabilità del supporto dal primo all’ultimo byte, troppi elementi possono rompere la vostra catena di velocità e rovinare una ripresa)
  2. Registrazione su supporto frammentato
    (cancellare e scrivere i file da computer o altro)
  3. Registrazione su un supporto non formattato dalla camera
    (non molti sanno o non verificano quanti file nascosti sono scritti da certe marche, perché ovviamente ottimizzano le proprie camere)
  4. Registrazione su supporto con un cavo sbagliato
    (non tutti i cavi sono uguali)
  5. Registrazione su supporto esterno con batteria insufficiente
    (è un problema meno considerato, ma è la causa del 90% dei file corrotti su disco esterno, molte piastre per le batterie esterne hanno una doppia alimentazione 7,4v -12v, assicuratevi di collegarle al pin giusto a 12v).
  6. Registrazione su un supporto non correttamente fissato alla videocamera durante le riprese in movimento
    (usb c è il connettore più debole del mondo, un piccolo movimento può causare la disconnessione di un pin, sufficiente a rovinare la ripresa)
  7. Spegnere la camera senza aspettare che smetta di lavorare sul supporto
    (molte persone spengono la videocamera in modalità play. tornano alla modalità di registrazione e la spengono)
  8. Registrare a un bitrate più alto/una qualità superiore a quella del supporto senza avvisare della mancanza di fotogrammi.
  9. Aprire il supporto da Windows e permettere che chkdsk faccia il suo lavoro per distruggere i dati (più frequente di quanto si pensi, non lasciare mai collegato il supporto esterno a Windows durante il riavvio, chkdsk naque per file molto piccoli, secoli fà, oggi quando agisce su file grandi causa al 99% solo danni)
  10. Abbassamento dell’energia durante la registrazione
    (batteria scollegata o ignorata a fine vita, ricordate che quando la batteria si scarica, la videocamera inizia a ridurre l’energia al dispositivo esterno e successivamente si spegne, questo causa la corruzione del disco Cfast o Usb che chiude i file braw)
  11. Aggiornamento del firmware del supporto
    (a volte la frenetica mania di aggiornare tutto dimentica che tutta la catena si basa sul vecchio stato della catena e aggiornare qualcosa non è mai una buona cosa).
  12. Copia di file senza controllo, oggi abbiamo uno strumento gratuito in Resolve per clonare il contenuto dei nostri file su un altro disco rigido, se non vi piace Resolve c’è un ottimo strumento gratuito chiamato QuineCopy https://www.quine.no/quinecopy.
    Molto spesso i problemi dei file sono relativi alle copie non eseguite correttamente.

E a questo ne aggiungo uno, ma essendo superstizioso non lo chiamo 13

12.5 Uso del filesystem ExFat su file molto grandi.
Ove è possibile, Blackmagic ve lo permette, invece del filesystem ExFat usiamo il HFS+, nato in casa Apple e corrispettivo del più robusto NTFS di Micorsoft. Se usate Windows esiste un driver del costo di 12 euro per leggerlo e scriverlo come se fosse nativo (Paragon HFS+ for WIndows), saranno i soldi meglio spesi della vostra vita.
Il motivo è molto semplice, ExFat era nato per WindowsCE nel 2006, col il limite di pochi GB di dimensione massima (era per dei prodotti tascabili), e poi modificato in seguito per poter formattare e gestire supporti e archivi più grandi, ma…. purtroppo scrivendo file molto grandi questo filesystem è molto più sensibile a errori, a problemi nel recupero dei dati in caso di danni alla struttura del disco etc etc etc.
Quindi se avete la possibilità, evitate quel FileSystem, usiamo NTFS sotto Windows e HFS+ e successivi sotto Mac.

In caso di problemi di corruzione, ma i dati ci sono, un metodo per recuperare i dati è mostrato in questo video :

oppure si possono contattare Aeroquartet

La mia esperienza con BMCC, BMPC4K, Ursa Mini Pro G1, p4k, 2x p6k G1 ha dato, seguendo le regole, quasi zero problemi di file corrotti durante il lavoro 😀

Blackmagic Cinema Camera 6k FF

Dalla prima Cinema Camera di Blackmagic ho sempre lasciato un commento su di esse, ne ho possedute diverse, ne possiedo diverse, e trovo che siano prodotti molto interessanti per diverse ragioni, spesso non quelle mainstream su cui tutti si entusiasmano.

Tutti a gridare al miracolo perchè è una fullframe, sensore più grande di quello classico cinematografico super 35, come se fosse la panacea di tutti i mali, o la secret sausage per l’effetto cinema (che ricordiamo il formato classico del cinema è più piccolo…).

Le specifiche le hanno sbandierate tutti e se vi interessa, basta andare sulla pagina dedicata qui.

Analizziamo quello che io ritengo più interessante di questa camera e perchè :

Open Gate 3:2 : finalmente la possibilità di girare in un formato non spinto in larghezza, concetto che deriva dal cinema delle origini, che molti registi moderni (da Sam Raimi a Wes Andreson) hanno sfruttato nelle cineprese Arri per creare dei formati con proporzioni particolari e quindi usarli come metodo narrativo.

Opzione che introduce il Multi Aspect ratio che permette di fare riprese tradizionali, Anamorfiche, e molte combinazioni di formati e frame rate per risolvere ogni tipo di necessità di ripresa.

Nuovo Sensore Dual ISO a 13.5 stop di DR nel primo stage di gain : molti parlano di gamma dinamica, ma non sanno che la maggior parte delle camere hanno la gamma dinamica massima SOLO ad Iso nativo, spostandosi non offrono lo stesso range di dinamica, mentre qui troviamo lo stesso range spalmato sui diversi ISO.

Proxy H264 creati in parallelo con i file Braw, per semplificare sia la preview che l’editing che l’utilizzo del Blackmagic Cloud dove si possono caricare i materiali e iniziare a lavorare prima ancora di aver ricevuto i raw derivati.

CfExpress per la registrazione ad alta velocità.
In passato ci sono state tante polemiche relative alle card SD (quelle veloci costano un rene) e le Cfast che non sono mai scese di prezzo, mentre le CfExpress oltre ad esser state adottate da diversi brand, sembrano già essere più economiche delle equivalenti Cfast2 o delle SD v90 (ovviamente si fa confronto tra prodotti simili per prestazioni, non la microsd da cellulare che non sarebbe in grado neanche di registrare i frame in raw).

Display 5 pollici HDR 1500 nits articolato ereditato dalla pro, per rendere più semplice l’uso della camera in pieno sole e non dover aggiungere ulteriori monitor. Poi se si preferisce, c’è sempre il Viewfinder Blackmagic già in uso per pocketG2 e 6kPro.

Infine, anche se non meno importante L mount, per poter montare ottiche di alto livello, o con semplici adattatori le classiche lenti da EF ad altre, avendo il mount L una flangia molto corta di 20mm.
La reale differenza nell’usare L mount è che oltre ad avere un prodotto con un attacco più moderno, fa parte di un consorzio che ha completamente diffuso i dati per supportare nel modo corretto e migliore la gestione delle lenti, al contrario del mount EF che viene adottato da più marchi, ma sempre e solo con un lavoro di Reverse engeneering del mount, dell’elettronica e della comunicazione, il che porta poi a problematiche di gestione camera lente.

Optical Low Pass Filter per ridurre gli eventuali effetti moires con tessuti o altri elementi, ad esempio i ledwall, che oggi sono sempre più presenti come sfondi o elementi di scenografia. Inoltre è elemento fondamentale (pare) per avere quella mitica certificazione di NetFlix… per chi gli interessa.

Di solito ironizzo sulle accezioni che vengono fuori dai soliti incontentabili, che comunque non comprano, stanno solo dietro le tastiere a lamentarsi…
questa volta… ma anche no…

Non credo che farò un upgrade a breve perchè molte ottiche moderne che posseggo sono aps-c (funzionerebbero ugualmente perchè nelle diverse modalità ha anche il crop per aps-c), mentre quelle vintage sono ovviamente Fullframe.

Però se Blackmagic vuole regalarmene una per il mio progetto di fotografare con una Cinema Camera, per vederne gli effetti alternativi 😀

Intanto in una mattinata di sole, mi ha permesso di catturare delle immagini interessanti, e anche se ho dovuto dimezzarne la dimensione per una questione puramente tecnica (il sito non mi permetteva di caricare frame in 6k nella gallery) direi che si può apprezzare la qualità dei singoli frame.

Cable does Matter

E’ solo un cavo, che vuoi che cambi?

Quante volte ho sentito dire questa frase, e sapevo che non avrebbero capito la risposta… Quindi..
Risposta breve, sintetica, pragmatica…

Qui sotto vedete la differenza della stessa Cfast2, stesso lettore, stessa porta USB, due cavi Usb C diversi: uno costoso di qualità, uno economico ma spesso il doppio e con tanti paroloni e specifiche altisonanti nella descrizione…

Indovinate quale dei due cavi usb-C 3.1 offre risultati da usb 2.0velocità confrontateOggi purtroppo dato che i cavi usb-C sono diventati standard per la ricarica dei ccellulari e altri apparecchi, ci hanno riempito di cablaggi magari decenti per la ricarica, o la ricarica veloce, ma come cablaggi dati sono alquanto scarsi, per cui lo spessore che vediamo probabilmente è dato da un cavo per la ricarica più importante, per non fare resistenza, perchè non c’è tempo per aspettare di ricaricare il proprio smartphone, ma quando lo usiamo per copiare dei dati… è sicuramente colpa del dispositivo, non del cavo… tanto ricarica veloce, lo sappiamo che è veloce di tutto…

 

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