In mondo digitale, dove tutto deve essere spinto all’estremo, dove ogni cosa deve essere perfetta, ogni immagine perfettamente nitida, contrastata, e accentuata, trovo molto più eleganza nelle lenti vintage di un certo tipo, che offrono si un’ottima nitidezza, ma un gusto e un’eleganza d’immagine che trovo in poche lenti moderne.
Cercavo da tempo questa lente storica, perchè si annovera come uno dei migliori 85mm mai realizzati dalla Nikon, e reso famoso dal film BlowUp di Antonioni, dove David Hemmings usava la f1 e questa lente per immortalare Vanessa Redgrave. L’aura di magia che circonda questa lente è stata amplificata dal fatto che molti fotografi famosi ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia, rendendo difficile trovarla nel mercato dell’usato a cifre abbordabili in buone condizioni.
Nikon ha prodotto questo gioiellino tra il 1964 e 1972, una lente 85mm 1.8 pensata per il ritratto, ma che esprime una luce e una piacevolezza d’immagine anche in molte altre situazioni. La lente nasce come manuale completa, corpo in solido metallo come si faceva una volta, pronte a resistere alle cannonate, e con una piacevole ghiera di messa a fuoco, fluida e adatta anche all’uso video e non solo fotografico.
Montato un adattatore da Nikon a Eos EF, è stato subito amore a prima vista, la morbidezza e allo stesso tempo il dettaglio che offre questa signorina è straordinario.
Fotografare una bella ragazza sarebbe stato troppo facile come test, nasce per questo scopo, e avrebbe regalato luce ad essa, ho preferito stressarla in altre condizioni, ovvero sulla lunga distanza, anche se un pp del mio gatto per testarne il dettaglio e la pulizia, l’ho fatto per vedere come si comporta nel piano ravvicinato.
Qualche frame estratto da uno shooting fatto con una Blackmagic 4k in raw, quindi ho scattato 24 fotogrammi al secondo in raw 16 bit salvati in log 12bit dng, sviluppati poi in Lightroom come fossero fotografie.
Ognuno di questi fotogrammi è stato catturato a 400 asa, la sensibilità nativa della camera, con diaframma tra 1.8 e 5.6 a seconda della quantità di luce disponibile, nella maggior parte dei casi ho lavorato in TA 1.8, e nonostante questo le immagini offrono una buona nitidezza. Naturalmente quelli che si vedono qui sono dei semplici jpeg dove si va a perdere un poco della nitidezza originale.