Ma quando compro una lente APS-C? ho sempre il crop?
Il crop nasce quando abbiamo un sensore che non copre tutta la circonferenza della lente POSTERIORE, vedi articolo sul crop, mentre quando una lente nasce per APS-C è fatta per coprire correttamente la dimensione del sensore aps-C.
Come potete vedere nell’immagine a sinistra, quando si realizza una lente aps-c la misura della lente posteriore che focalizza i raggi di luce sul sensore.
Il fatto che nelle lenti APS-C la lente frontale di grandi dimensioni, maggiori del sensore, non significa che la parte posteriore non sia ridimensionata per una corretta focalizzazione, altrimenti non dovrebbe avere senso creare una lente APS-c, farebbero solo lenti FullFrame.
Tutte le case che producono lenti, hanno a catalogo lenti ottimizzate per FullFrame e lenti ottimizzate per APS-C, quindi applicare il concetto di crop delle lenti fullframe alle lenti aps-c potrebbe essere un concetto sbagliato in partenza.
Sempre in questa immagine potete vedere anche la copertura di un sensore cine come quello della BlackMagic Cinema Camera 4k, che è dichiarato come un s35, leggermente inferiore come dimensione all’aps-c, circa mezzo millimetro in larghezza e un millimetro e mezzo in altezza, questo significa che la lente è leggermente abbondante rispetto al sensore, quanto basta per evitare i rischi di eventuali vignettature con un grandangolo più spinto, ma allo stesso tempo non si rischiano fattori di crop che obblighino strani calcoli o acquisti su grandangolari spinti.
Questo fattore dimensionale mi permette di dire tranquillamente che su macchine S35 come la BlackMagic Cinema Camera le lenti di qualità pensate per l’APS-C sono la scelta ottimale come rapporto lunghezza focale – sensore.
Perchè uso il verbo condizionale? perchè aver fatto un po’ di esperimenti pratici con più lenti, ho scoperto che i produttori di lenti vogliono proprio male ai propri utenti… a seconda delle lenti, dello stesso produttore, ci sono lenti aps-c che inseriscono il Crop o no, a seconda di come sono costruite e posizionate i gruppi di lenti all’interno della lente..
Quindi in soldoni … bisogna provare e confrontare le lenti quando si prendono per verificare come e se hanno un fattore di crop.
Un esempio ? L’ottima 17-55 2.8 Canon è una lente APS-C pensata per sensori APS-C ma in realtà è stato solo ottimizzata la lente posteriore per il formato APS-C, mantiene il crop come posizione e gestione di lenti interne, per cui se ponete questa lente in 55mm avremo lo stesso crop come se avessimo messo una lente 55mm full frame…
Per i sostenitori che la lunghezza/angolo focale è determinato solo dalla distanza lenti interna ricordo che la forma diversa delle lenti determina la capacità di raccolta della luce e convogliamento di raggi provenienti da più direzioni, per cui i grandangolari più spinti vengono detti fish eyes non solo per la capacità di lettura angolare ma anche dalla forma che ricorda la cupola dell’occhio di pesce, inoltre se fosse come dicono che è solo quello, mi spieghino per cortesia l’esistenza dei moltiplicatori di focale, che consentono di raddoppiare la focale non allungando realmente della stessa distanza le lenti dal sensore (200mm che diventa 400mm, ma non lo allungo di 20cm il tele), e dei riduttori di focale, che dagli anni 40 esistono sia da mettere davanti alla lente (dalle lenti anamorfiche ai grandangolari aggiuntivi), o quelli come gli speedbooster della metabone che raccolgono le informazioni che non potrebbero esistere.
Rinnovo il concetto che ci sono lenti create per i sensori a misura e lenti tagliate per i sensori a misura, per cui i risultati sono diversi e confermano sia il concetto di crop che di non crop, solo che tecnicamente è più economico tagliare una lente a misura di un sensore o applicare direttamente il crop che introdurre un focal reducer e quindi ottenere la focale reale sia come lunghezza focale (distorsione prospettica) sia come angolo focale (capacità di lettura angolare del campo visivo).