Si dice che l’età porti consiglio, che le persone di una certa età abbiano più propensione alla lamentela…
Questa è la premessa di un genovese, cittadino del mondo che nel DNA porta il concetto di “mugugno”, parola dialettale che indica un lamento continuo e a bassa voce, che questa volta si lamenta delle lamentele… alle volte l’età porta esperienza e ci si lamenta meno, ma si punta al risultato.
Da qualche anno, tra le lamentele più inutili trovo quella della scarsa durata delle batterie, che le camere non si possono usare perchè la loro alimentazione è avida di corrente, perchè ogni 3×2 devono cambiare la batteria, etc etc… normalmente questo tipo di lamentele vengono dai filmaker che salgono di livello o iniziano da telecamere e cineprese digitali di livello medio alto (come qualità) a prezzo onesto.
Prima di parlare di camere, facciamo un semplice ragionamento su un prodotto molto più semplice (si fa per dire), lo smartphone, oggetto che è nelle tasche di tutti, e chi usa cellulari da più tempo sa che gli smartphone sono oggetti avidi di corrente, se si arriva a sera usandolo realmente è un miracolo, soprattutto per chi era abituato a usare i cellulari di una volta, la cui batteria (1/3 dei mAh di quelle attuali) durava telefonando ampliamente dai 8 ai 10 GIORNI….
Per far durare una batteria dello smartphone durante il giorno spesso ci si ritrova a :
- disabilitare il wifi se non siamo connessi (la ricerca consuma un sacco di corrente)
- disabilitare il GPS (con il gps attivo e usato dalla applicazioni su molti smartphone abbiamo meno di 2 ore di autonomia)
- disabilitare il BlueTooth (la costante ricerca di apparecchi a cui accoppiarsi riduce l’autonomia del cellulare)
- in zone con forti disturbi elettrici o con problemi di campo è importante forzare a usare una connessione più lenta come 3g o gprs, altrimenti la continua ricerca di campo potrebbe consumare la batteria alla velocità della luce.
Ma senza pensare allo stand by, vi siete mai chiesti perchè il cellulare se parlate tanto al telefono si scalda? E’ tutta corrente dispersa in calore, un sacco di corrente…
Perchè se giocate col cellulare a giochi impegnativi la batteria sparisce? perchè sta usando la GPU e questo causa un consumo molto alto della batteria, spesso per operazioni banali, per giochi con la stessa grafica che girava su un processore a 8bit, con 64k di memoria, ma qui deve essere tutto gestito con un octacore a 64bit e quindi sprechi su sprechi di corrente.
Vi siete mai chiesti perchè le registrazioni col cellulare scaldano così tanto il dispositivo, e se fate riprese al rallenty dopo un tot si ferma per prevenire il surriscaldamento (anche se in realtà è già bollente).
Che voi usiate un telefono con Ios o Android o WP avrete riconosciuto più di una di queste situazioni, ma non ve ne lamentate, anzi, vi esaltate che abbia quelle potenzialità, al massimo mettete un powerbank in tasca.
Se invece usate una telecamera non è accettabile il concetto che dobbiate usare una batteria di potenza adeguata per usare il prodotto… curiosa analogia, è vero?
In realtà tutto questo è un problema solo recente, perchè i nuovi “mugugnoni” nascono con i telefoni sono convinti che le batterie dovrebbero durare in eterno, persone che non hanno mai usato telecamere amatoriali con batterie ridicoli (40-50 minuti di base) perchè i nastri più di un tot non avevano autonomia, spesso per arrivare ai 60 minuti si doveva comprare le batterie più capienti.
Gli operatori che usavano camere più serie conoscono bene le batterie vmount e gmount da 100-200w che forniscono una durata più produttiva, oppure le vecchie batterie a cintura, che aggiungevano peso agli operatori già carichi con 10-15kg di camercorder sulle spalle, ma fornivano altra energia.
Avere qualità, sensibilità, bassa compressione richiede energia. Non a caso molte fotocamere e cine camere generano molto calore e consumano molta energia.
Ora se pretendete di avere una Ferrari o comunque una Lamborghini e che consumi come uno scooter 50, fate pure, ma come non funziona nell’ambito automobilistico, non funziona neanche nell’elettronica…
Impariamo a leggere tra le righe, e se una batteria di una fotocamera permette 350 scatti, perchè dovrebbe permettere alla fotocamera di stare accesa per ore, con sensore che legge e tutti gli altri apparati elettronici in funzione?
Se una camera viene fornita con una batteria di serie (BMD, Sony, Canon), ma poi esistono batterie più capienti, battery pack, etc forse è perchè la batteria di serie serve per un uso più limitato o specifico dell’oggetto?
Come si calcola la potenza di una batteria
Provate a leggere il consumo della batteria della vostra camera, fare due conti della serva e capirete molte cose. Spesso ci sono tante sigle diverse, non è semplice comprendere come capire consumi e tempi di durata.
Normalmente i consumi sono indicati in W cioè Watt per ora di funzionamento, prendiamo una camera ad esempio la BMD Pocket4k, che è molto criticata per la batteria tampone, macchina che ha come consumo indicato 22w.
Una batteria professionale viene indicata con il W erogabile per ore, quindi se abbiamo una batteria Gmount da 95w significa che 95/22 offre una durata di circa 4.31 ore di autonomia.
Le batterie più piccole invece viene indicata la capacità in mAh, quindi per capire la sua capacità dobbiamo fare un piccolo calcolo dove :
il Watt esprime la potenza elettrica, Ampere la corrente, Volt è la tensione erogata.
Un Watt corrisponde a Ampere x Volt
Ampere x Volt= Watt
Quindi una batteria da 1300 mAh x 7,3v = 9,4w/h
Ma se la camera richiede 22w/h il fatto che la batteria in questione duri 30 minuti è corretto, non è un difetto o un errore di progettazione, è semplicemente una matematica di base.
Come si calcola il tempo di ricarica di una batteria
Calcolare il tempo di ricarica di una batterie è molto empirico e impreciso, sia perchè la maggior parte dei caricabatterie non erogano una corrente costante, ma man mano che la batteria è vicina alla carica massima riducono progressivamente la corrente erogata, sia perchè le celle a seconda della loro vita, usura, struttura possono accumulare in modo non regolare la corrente.
La teoria è (carica max della batteria (ampere) / carica erogata dal caricabatteria (ampere) ) = ore di carica
esempio 6600mA batteria / carica batterie da 600 mA = 11 ore circa
Quindi se si parla di batterie capienti si può comprendere perchè una batteria richieda tanto tempo per essere caricata.
A seconda quindi dei carica batterie si avranno tempi e ricariche diverse, inoltre molti caricabatterie eseguono la ricarica in tempi diversi a seconda del numero di batterie che si collegano.
Utilizzo un caricabatterie Patona, che a seconda dell’alimentazione applicata e del numero di batterie applicate i tempi di carica sono differenti.
A seconda del caricatore USB collegato si hanno valori diversi di ricarica In 9v2A out 1500mA per una batt /1000mA per due batt quindi abbiamo tempi di ricarica di circa 4,4 h / 6,6h – 6,6h/9,4h |
Ovviamente si parla di un calcolo teorico, premettendo di avere una batteria completamente scarica, di un caricamento costante, di celle recenti e “giovani”.
Il discorso non nasce per avere dati precisi, quanto per avere un riferimento pratico di lavoro.
Se usiamo una batteria per alimentare un faretto per 2-3 ore e ne servono dieci per ricaricare tale batteria, per poter lavorare in continuità avremo bisogno di più kit di batterie per ogni faro.
Le telecamere hanno batterie che durano di più ma costano anche molto di più
Quando si prende una C100MkII la batteria fornita è da 4900 mAh o 37W e dato che la camera consuma 10W non stupisce che quasi 4 ore, però costa 200 euro, non 30-40 come tanti pretendono da quelle bmd… e pensiamo che quella suggerita che costa 400 euro è da 7800 mAh ovvero 58w, ma dato che quella è una camera che costa di più non ci si stupisce che costino di più le batterie.
Se prendiamo una camera che usa la stessa batteria della Pocket4k, la 5D Mk IV, scopriamo che senza usare il display (quindi usando il mirino ottico per risparmiare batteria) la camera può fare (da manuale canon) solo 900 scatti. Leggendo le specifiche sul manuale, la camera consuma circa 14w/h quindi usandola per fare video, senza avere il meccanismo di specchio che si alza e si abbassa anche lei non può raggiungere una durata di ripresa di ore.
A mia esperienza solo con le mirrorless Panasonic ho potuto fare riprese lunghe, spettacoli teatrali etc con la batteria di serie, però nessuno si lamenta delle BMD come di altre camere, ad esempio la Alfa7S2 ha un consumo di 13w/h con batterie da 1020 mAh a 7.2v, stavolta lascio al lettore il calcolo semplice su quanto può durare accesa la camera…
Ora in tutto questo articolo cosa deduciamo?
Che Canon o Sony producendo telecamere e cineprese, non sono scemi, ma semplicemente dividono le categorie di prodotto, quindi per telecamere e cineprese ci sono batterie capienti e sufficienti per fare il loro lavoro, mentre nelle fotocamere permettono di fare video brevi, ma anche se hanno forti inclinazioni al video, il comparto batteria non è pensato per una reale e diretta concorrenza al reparto video (escluse batterie esterne, battery pack et simili).
Che Blackmagic Design producendo una serie che si chiama CINEMA camera introduce batterie tampone per permettere il cambio batteria esterno senza interrompere le riprese, o per riprese veloci run & gun (per le quali ci sono actioncam, telecamere, mirrorless e dslr più orientate a questo) oppure per l’uso su gimbal dove peso e agilità sono la priorità del prodotto, e una batteria da 1500-1600 mAh offre una sufficiente autonomia per lavorare.
Quindi si deve verificare:
- i consumi di una camera e regolarci di conseguenza
- consumi e capacità di una camera e/o una batteria prima dell’acquisto, scaricando il manuale d’uso e/o usando google
- l’obiettivo per cui è stata creata quella data camera o batteria: qualità o capacità, flessibilità o verticalità, durata o leggerezza.
Ci saranno meno sorprese, ma soprattutto meno “mugugni” inutili sul web e diretti 😀