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Categoria: Recensioni Hardware Pagina 1 di 3

Blackmagic Design PYXIS 6K

qualche tempo fà avevo dedicato un po’ di tempo con un articolo sulla Micro box cam di Black Magic Design facendo presente che era già quello che tutti chiedevano, ma che nessuno alla fine aveva presente.

Al Nab 2024 Grant ha presentato un’altra opzione per chi vuole una box cam e divertirsi a riggarla e montare i pezzi come gli aggrada, la PYXIS 6K Full Frame.

Pyxis è come accade spesso in casa BMD il nome di una costellazione :
Pyxis è una costellazione dell’emisfero celeste meridionale.
Pyxis è una piccola e debole costellazione del cielo australe.

Il suo nome, abbreviato in Pyxis Nautica, indica in latino la bussola del marinaio. Introdotta da Nicolas-Louis de Lacaille nel XVIII secolo, Pyxis è annoverata tra le 88 costellazioni moderne. Il piano della Via Lattea passa attraverso Pyxis. Costellazione debole, le sue tre stelle più luminose – Alfa, Beta e Gamma Pyxidis – sono allineate in modo approssimativo. Con una magnitudine di 3,68, Alfa è la stella più luminosa della costellazione.

Ovviamente come avevo predetto in passati articoli, tutti a lamentarsi che Bmd non fa camere cubiche (dimenticando le Micro), e giù mugugni…

Appena presentata questa cam, di nuovo a trovare scuse che non va (mentre elogiavano il progetto di boxare la pocket 6k… con più limiti della Pyxis, violando la garanzia etc…

Adesso all’ IBC hanno introdotto anche il nuovo Monitor BMD dedicato, con controllo da monitor, a una cifra veramente onesta, cosi anche le critiche relative al monitor laterale, o a dover esser “costretti” a comprare il viefinder (un ottimo viewfinder) sono diventate inutili.

La Pyxis per molti è stata presa come una cc6k ff frame in box shape, mentre in realtà è decisamente un prodotto molto più interessante e versatile.

  • senza cage ha più punti di mount per accessori e rig varii, sennò a che pro vi comprate una box cam?
  • sensore full frame 3:2 6k con registrazione in OpenGate
  • Mount L, Mount PL, Mount EF
  • Monitor HDR da 4 pollici. a1500 nits per vedere anche in piena luce
  • Accessori già targati BMD pensati per l’espansione del rig, dal monitor alla maniglia, ai mount per ssd etc.
  • SDI 12g
  • Batteria esterna, con la possibilità di scegliere di diverse taglie.

Ma non vi preoccupate, tanto la gente che parla ma non lavora realmente, troverà altre scuse per dire l’uva è acerba ;-D

 

 

Blackmagic Pocket 6k

Blackmagic Design è inarrestabile, un disastro dopo l’altro, dopo aver prodotto la Pocket 4k, macchina con così tanti difetti di progettazione da non poter star dietro alle vendite, desideratissima da tutti ad un prezzo ridicolo, dopo ben un anno (la pocket 4k è stata annunciata a aprile 2018 e spedita a settembre 2018) oggi se ne esce con un altro drammatico annuncio : Pocket 6k con S35 e attacco EF!!!

Adesso ci sono solo le specifiche online sul loro sito, ma quello che si deduce è molto semplice, vogliono semplicemente bissare gli errori, le stesse caratteristiche limitate per una camera da soli 1300 € in una camera con sensore più grande (s35) con un attacco ancor più popolare tra i filmaker e fotografi (EF canon) e con più risoluzione (6k per i vogliosi e i pixel peeper del web, non certo per reframing e stabilizzazione) per circa 2500€ ovvero meno delle fotocamere concorrenti con filmati in h264 in 4:2:0!!!
Nel nuovo firmware miglior dialogo con i gimbal, sistemi di sinc esterno per avere più camere in azione, più opzioni di crop e ripresa anamorfica..

Finiamola qui, è meglio, altrimenti si renderanno troppo ridicoli…

la cosa ironica è che usando lo stesso corpo macchina, stesso software, stesso braw … tutti gli accessori e le attrezzerie presenti per la pocket4k potranno essere riutilizzati, sarà solo upgrade di sensore e mount… e chi vorrebbe una cosa del genere?

Per fortuna hanno messo ancora le solite batterie da 1200mAp, che durano solo 40 minuti, non durano 5 ore di ripresa come le batterie che montano sulla c100 MkII che è di soli 7300mAp e che non costa 70 euro ma 400€…

Io ci scherzo, e ammiro le loro capacità produttive e immaginifiche di questa azienda che continua a stupirci con prodotti di altissima qualità a prezzi più che accettabili per ogni tipo di professionista.

Inoltre è già pronta come ordini e spedizioni, e ci sono disponibili dei materiali girati nel nuovo Braw6k

Sample indie film

Sample documentario

 

Le batterie e l’ecologia

Da buon genovese sono stato cresciuto guardando sul lungo termine di ogni tipo d’investimento, e come filmaker e non solo, ho sempre notato una cosa orribile, la scarsa durata delle batterie.

Ogni prodotto moderno dai recorder digitali ai giocattoli per bambini utilizza diversi tipi di batterie, elementi fondamentali per il suo funzionamento, ma produce una quantità d’inquinamento MOSTRUOSO!

Molte persone non sanno che esistono batterie ricaricabili praticamente di ogni tipo, tranne le batterie a pastiglia, quindi possono ridurre in modo sensibile l’inquinamento mondiale. Ma se non sono convinti di questo, ho stilato un piccolo elenco dei vantaggi delle ricaricabili:

  • possono accumulare più energia delle batterie normali
    immaginiamo la classica stilo da 800 mAh, le ricaricabili possono essere da 2500 mAh.
  • possono essere ricaricate molte volte (più di un centinaio),
    con un buon caricabatterie che gestisce la scarica e ricarica che ottimizza l’uso delle celle.
  • costo batteria + energia di ricarica genera un costo di gran lunga inferiore all’acquisto delle batterie non ricaricabili.
  • le ricaricabili sono normalmente di qualità e marchi noti che garantiscono una maggior sicurezza ambientale e non solo.
  • le batterie ricaricabili possono essere smaltite con un minor impatto sull’ambiente.
  • le ricaricabili non si lasciano nei prodotti, minor rischi di abbandonare le batterie nei prodotti.
  • maggiori sigilli per evitare fuoriuscite degli acidi rispetto alle classiche,
    vedi le immagini dell’articolo, di un mio recorder danneggiato dalla fuoriuscita dall’acido un anno prima della scadenza della batteria.
  • non si devono accumulare tante batterie in casa nel dubbio che si rimanga senza batterie.

L’unico elemento da superare è quello della pigrizia di mettere a ricaricare le batterie, ma sapete che potete proteggere l’ambiente e il futuro nostro e dei nostri figli.

 

Nel dubbio ho deciso di fare un piccolo elenco delle batterie ricaricabili che ho avuto modo di sperimentare, e i caricabatterie che utilizzo per mantenere al meglio le stesse.

Batterie stilo e mini stilo

Panasonic Eneloop da 2500 mAh AA

Panasonic Eneloop da 2500 mAh AAA

efficienti, veloci in ricarica e durata semi infinita, già verificate 200 ricariche.

Batterie TOrcia e mezza torcia e 9volt

Duracell Torcia

Duracell Mezza torcia

Duracell 9volt

Per tutte le altre esigenze di alimentazione di altri prodotti.

Purtroppo non ho ancora trovato le batterie a pastiglia ricaricabili, e molti giocatti, purtroppo, stanno usando ancora questo tipo di batterie, magari in “batteria” dove avrebbero potuto usare delle classiche stilo.

Normalmente utilizzo questo tipo di caricabatterie per ottimizzare la scarica e ricarica delle batterie.

Technoline bc700
per ricaricare le batterie stilo, eseguire test, scaricarle e rigenerare le celle di batterie semi esaurite

 

AnsMann doppio caricatore 9V

Se si vuole ricaricare le batterie da 9v rapidamente e con comodità, queste batterie spesso sono presenti dentro i microfoni radio.

 

Ansmann Powerline Caricabatterie Multiplo

si carica ogni tipo di batteria, sia da corrente fissa che da automobile, con uscita USB per ricarica multipla per dispositivi USB.


BlackMagic VideoAssist 4k, un recorder, un monitor o cosa?

Blackmagic Design è una azienda molto strana, ha idee interessanti, ma impiega tempo a svilupparle correttamente, spesso passando attraverso prodotti che molti chiamano polemicamente beta, perchè non sono perfetti alla loro uscita, e purtroppo costano troppo poco per NON finire nelle mani di chi non apprezza ciò che può ottenere da certi prodotti.

Questa introduzione perchè ricordo bene la RedOne che surriscaldandosi durante le riprese si bloccava sul più bello, o la prima versione della Alexa che registrava solo in prores fullHD, senza audio perchè pur avendo gli ingressi audio il firmware non prevedeva nessuna opzione di registrazione audio interna, nè era pensabile di registrare in raw o in 2k, pur avendo un sensore che lo permetteva…

e mi fermo su nomi blasonati come questi, perchè altrimenti l’elenco sarebbe infinito, ma questo tipo di prodotti sono sempre stati abbastanza costosi da finire in mano a professionisti, che invece di fissarsi sui piccoli difetti di gioventù dell’hardware ne usavano tutti i pregi di questi splendidi prodotti.

Blackmagic Design ha prodotto hardware professionale a prezzo consumer, e come tale ha pagato il prezzo di finire in mano a gente che si lamenta di funzioni mancanti, quando non hanno neanche letto le 14 pagine del manuale base, dove sono indicate le funzioni che cercano… ma preferiscono scrivere e perdere giorni su forum facebook etc a lamentarsi della mancanza di funzioni presenti… Persone pronte a lamentarsi del mancato funzionamento di questa scheda o dell’altra, quando sia sul sito che sul manuale è specificato che per funzionare è necessario un determinato chipset o un determinato hardware a cui collegare tali prodotti…

La mia scelta di Blackmagic è fatta per la stessa ragione di tante altre persone, posso permettermi di acquistare questo tipo di prodotti e non la fascia superiore, conoscendo limiti e potenziale di tali prodotti. Spesso si scopre come un produttore intelligente come Blackmagic Design possa offrire dei prodotti a costi molto popolari, alle volte con qualche limite, ma sicuramente meglio di tanti altri.

Si deve fare una scelta, tra pro e contro di cosa si può comprare o no.

Di recente ho avuto modo di mettere mano su un prodotto molto chiaccherato, il VideoAssist 4k, parliamo di un recorder UltraHd in prores e dnxHD/HR con monitor FullHD da 7 pollici, con una ricca dotazione software per gestire le diverse situazioni in cui diventa molto importante avere un monitor di qualità e un recorder video.

Pur non essendo perfetto non esiste concorrenza a questo prodotto al di sotto dei 1000 euro che permetta :

  • registrazione in 4k prores e/o dnxhr o fullHD su doppia scheda
  • monitor fullHD di buona qualità per fuochi con focus assist
  • ingressi e uscite sia SDI che HDMI con conversioni attive

Avendolo usato per diversi giorni nelle riprese di un documentario posso dare un parere più che positivo per il prodotto che è, pur avendolo usato prettamente come monitor per il fuoco e controlli varii di esposizione e immagine, pur non avendo in quel momento le ultime features aggiunte con l’ultimo update firmware, ovvero le lut di preview e i falsi colori per il controllo dell’esposizione.

Usando spesso diversi tipi di monitor devo dire che mi sono trovato più che bene, ha fatto il suo lavoro e ho scoperto delle interessanti funzionalità che spesso non sono messe in risalto.

Con l’ingresso SDI da una camera è possibile comandare via remoto la registrazione, per cui usare la camera master come trigger di registrazione tramite l’sdi e quindi avere sia una copia del girato con sincrono del time code (se la camera lo manda via sdi), sia creare dei proxy o dei filmati da usare come giornalieri per la visione del materiale senza richiedere conversioni e/o sviluppi dal raw girato in camera. Ad esempio dalla Bmpc4k è possibile via sdi creare una copia proxy dei girati sincronizzati sul VA4K, e quindi avere un girato raw e immediatamente dei proxy su cui lavorare in prores o mxf per avid.

Anche da HDMI se si fornisce un timecode running, provato con la Lumix GH5, è possibile utilizzare il trigger per registrare il segnale 4:2:2 10bit non compresso della camera in uno dei formati prores o dnxhr del videoassist, il tutto in automatico per avere una maggior qualità generale oppure per avere un rapido backup della camera.

Il Videoassist 4k viene alimentato da due batterie LP-E6 (standard di molti monitor) ma anche da un ingresso 12v, e fin qui nulla di nuovo, ma molti non sanno che quando si collega l’alimentazione esterna il sistema ricarica le due batterie in contemporanea anche se il prodotto è in uso, il che significa che possiamo sia caricare le due batterie senza mai scollegarle dal monitor, sia usarle come batterie temporanee quando lavoriamo lontano da camera (nel caso sia montata su un jib), e poi ricollegare il tutto e muoversi solo con le batterie del monitor e della camera nel caso si abbia bisogno di essere più leggeri in situazioni di ripresa particolari. Con il prodotto spento con il suo alimentatore connesso è in grado di ricaricare entrambe le batterie in circa 70 minuti, per cui lavorando o con due coppie di batterie o collegandolo alla batteria della camera si può avere una autonomia continua senza problemi particolari.

Utilizzando le Lut possiamo previsualizzare diversi tipi di visualizzazione delle immagini, sia gestire una preview nel caso si voglia girare per una color particolare o in bianco e nero e avere una percezione migliore di ciò che potremo estrapolare nella finalizzazione del prodotto.

Miti e leggende

Ha un consumo esagerato delle batterie …

con 2 batterie da 1300 mhA  in registrazione, in semplice monitoriale, con o senza lut applicate ha una autonomia tra i 60 e i 70 minuti di attività continua.

Considerata la dimensione esigua delle batterie e la dimensione e la luminosità del monitor (7 pollici) è un piccolo miracolo, se volete maggiori autonomie ci sono anche LP-E6 da 2000 mha oppure batterie più serie a cui collegarlo andando avanti ore. Usandolo con la 12v della mia g-mount non mi accorgo del problema della durata delle batterie, e chi si fa il problema, sicuramente ha preso il prodotto sbagliato, perchè se si spendono 1000 euro di monitor / recorder non si può lesinare su batterie da 30 euro la coppia (Patona) per un ora di lavoro.

Ha una dominante verde nell’immagine

verissimo, però non giudico un professionista chiunque usi i colori di un monitor e non degli strumenti tecnici per analizzare esposizione e colore.

Comunque lo trovo un problema relativo, ho sviluppato in pochi minuti una lut che annulla in modo più che soddisfacente tale dominante, che vale sia per la versione da 5 che da 7 pollici, come si può vedere nell’immagine a lato.

Certamente se ci fossero i controlli di temperatura e tinta all’interno del monitor forse, e sottolineo forse il problema sarebbe facilmente annullato, ma è anche vero che ricalibrare un monitor su temperatura e tinta se non si usano strumenti e target adeguati è comunque un’operazione molto effimera, per cui probabilmente usare una lut comporta anche adeguarsi ad un certo livello di qualità e preparazione tecnica sulla gestione del colore.

Ha difficoltà con i flussi PsF

e chi non ne avrebbe… battute a parte, quando si manda un flusso progressivo in uno streaming interlacciato i problemi nascono a non finire in ogni tipo di apparecchiatura. Questo problema nasce sulle apparecchiature prosumer dove per poter vedere correttamente su ogni televisore il girato progressivo viene incapsulato in un flusso interlacciato per essere sempre compatibile, questo mette in crisi l’ingresso di molti dispositivi, VA compreso. Altri recorder equivalenti MOLTO più costosi come gli Atomos prevedono di gestire anche i flussi psf, ma oggi se uso una camera che mi butta fuori un flusso del genere dovrei esserne cosciente, quindi non compro il video assist.

Con le video reflex ha problemi a leggere il segnale

mah… diciamo che se un prodotto esce con un segnale standard, lui può registrare e visualizzare le immagini correttamente, per test è stato collegato a diverse dslr panasonic e sony con ottimi risultati, con canon 7dmkII (ufficialmente una delle poche con uscita video pulita fornita da canon), diverse canon dslr con magic lantern per abilitare una uscita hdmi pulita, non castrate dal firmware originale, e non ci sono stati problemi di registrazione, anzi…
mi sono divertito a collegare anche l’uscita di una HV30, vecchia HDV canon, che ha potuto esprimere tutto il suo sensore fullHD castrato all’epoca da registrazione HDV a basso bitrate. In generale se si offre un segnale non protetto da una sorgente compatibile agli standard indicati sul manuale pdf e sulle specifiche del prodotto, va tutto bene.

Non va bene con tutti i cavi SDI

mah… diciamo il contrario, forse parliamo di usare cavi non adeguati… per quanto riguarda i segnali FullHD ho gestito tranquillamente il VA con SDI di bassissimo costo e cavi coassiali da computer da 10m senza difetti o sganci, se si parla di segnale in 4k allora è il cavo a fare la differenza, perchè il cavo non di qualità è l’elemento castrante, non il video assist a non essere compatibile.
Il fatto che SDI utilizzi un tipo di connettore usato anche in altri ambiti, con una forma storica e forse ricorda prodotti antichi, non significa che i cavi, le impedenze etc non siano stati aggiornati per supportare flussi dati più importanti come quelli del 4k. Si torna al discorso iniziale, se si lavora con un prodotto di un certo livello anche batterie, cavi, cablaggi etc devono essere in linea altrimenti si rompe la catena della qualità.

Insomma per concludere prima di una breve carrellata tecnica, prodotto promosso oggi a pieni voti, per la fascia di prezzo offre features e qualità inarrivabili.

Specifiche tecniche :

  • Ingresso e uscite video SDI
  • Ingresso e uscite video HDMI
  • MiniXLR per ingressi audio bilanciati di alta qualità
  • Alimentazione sia tramite due batterie standard Canon LP-E6 oppure 12v da alimentazione esterna
  • Doppia SD ad alta velocità per la scrittura continua di file audio video
  • Registrazione ProRes e DnXhd/hr in vari container.
  • Touchscreen FullHD con zoom centrale per il fuoco
  • Porta Usb per upgrade firmware e caricamento lut.

 

Specifiche Software del VideoAssist

  • Strumenti di analisi video
    • istogramma del segnale entrante
    • zebra per esposizione
    • vettorscopio e waveform con zoom
    • focus assist a tre colori e più livelli
  • Guide di diverso tipo per gestire il framing e l’inquadratura
  • Supporto di Lut di preview (6 slot di 6 differenti lut)
  • Falsi colori per verificare l’esposizione

Pro e contro del prodotto

Contro

  • leggera dominante verde del monitor, che naturalmente non viene registrata, prontamente neutralizzabile con una semplice Lut
  • con una coppia di batterie EP-L6 (marca Patona 1300mha) abbiamo una autonomia di circa 64 minuti di registrazione continua, o monitoraggio continuo, quindi se si lavora a batteria è importante farsi una piccola scorta di batterie o usare una batteria esterna, personalmente lo alimento con la batteria della camera, una 170W quindi il problema di alimentazione non sussiste.
  • ha un certo peso (avendo un corpo in metallo per dissipare la temperatura)
  • non ha di serie un paraluce, per cui si deve ovviare con prodotti di terze parti

Pro

  • Ottimo Monitor SDI FullHD al prezzo di un monitor Hdmi
  • Recorder UltraHd in vari formari e codec a 10bit con codifica 4:2:2
  • Zoom centrale su segnale 4k, quindi zoom 1:1 ottimo per il fuoco su situazioni complesse
  • Focus Assist con peaking a diversi livelli e di diversi colori per coprire ogni tipo di situazione
  • 6 slot per Lut di preview
  • False Color per controllare l’esposizione delle immagini.
  • Capacità di ricarica delle batterie durante l’uso del prodotto o da spento

E per concludere… un piccolo regalo per tutti gli utenti del video assist e video assist 4K, un lut pack molto utile 😀

LutsPackv01

Qui dentro troverete diverse lut per :

– iso standard semplice lut di correzione colore eliminando la dominante verde
– 1600 emulazione di una immagine a 1600 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– 3200 emulazione di una immagine a 3200 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– 6400 emulazione di una immagine a 6400 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– BN una simulazione dell’immagine in bianco e nero con una elaborazione ricca delle tonalità.

Le emulazioni sono state realizzate fotografando le stesse immagini e tabelle gretag con una BmPc4k e una Sony A7r, ed elaborando i raw tramite Resolve per ottenere lo stesso tipo di tonalità e luminosità delle immagine della Camera bmd come la Sony.


Un buon filtro ND variabile Genustech Eclipse

71SPYgEAUVL._SL1500_Pur essendo un amante dei filtri a lastra, ammetto che un filtro ND variabile di ottima qualità può essere molto utile, soprattutto se si hanno macchine molto sensibili, e durante il giorno una macchina a 400 iso è ESTREMAMENTE SENSIBILE…

Dopo aver studiato in giro molti siti, review etc, ho scelto il Genustech Eclipse.
La recensione che mi ha convinto è quella del filmaker tedesco Frank Glencairn. In cui vede il confronto tra il Genustech Eclipse e l’Heliopan.

Cos’è e a cosa serve?

Un filtro Nd serve a ridurre la luce, il filtro ND variabile è una coppia di polarizzatori che ruotando uno rispetto all’altro riducono progressivamente la luce passante di diversi stop in modo graduale. Ruotando una parte del filtro si riduce o aumenta la quantità di luce che passa, mentre un filtro a lastra ha valori fissi di passaggio della luce.

Perchè è meglio di un filtro a lastra?

Perchè migliora la gamma dinamica dell’immagine! Il filtro ND variabile essendo un polarizzatore va a tagliare le alte luci, prima le alte luci delle medie, mentre un filtro a lastra abbassa la luce in generale, quindi usando un filtro ND variabile abbiamo la possibilità di controllare ancora più facilmente la luce in ingresso per una parte dell’immagine senza chiudere le ombre.
Inoltre potendo decidere in modo più preciso quanta luce togliere con la rotazione, è possibile dosare meglio la luce, evitando di comprare troppi filtri a lastra, e allo stesso tempo togliere troppa luce quando non si ha un filtro neutro intermedio tra due.

Perchè è peggio di un filtro a lastra?

perchè essendo un polarizzatore potrebbe togliere alcune alte luci (riflessi), che potrebbero essere utili per dare maggior tridimensionalità alle immagini, è parte della sua natura.

Alcuni filtri variabili possono introdurre degli effetti di moires, non è questo il caso.

La soluzione banale (come indica Frank) è accoppiare il filtro a un polarizzatore senza cristallo (solo la cornice), quindi si ruota il filtro ND per decidere la luce che serve, poi ruotando il secondo filtro collegato si orienta il filtro ND in modo da non togliere i riflessi di luce che ci danno fastidio. Quindi tutti i vantaggi senza gli svantaggi.

Perchè lo ho scelto?

perchè è il meglio che potevo scegliere ad una cifra più che onesta.
Il filtro mostra un’ ottima nitidezza anche a chiusura massima, nessun inquinamento cromatico evidente, non fornisce difetti visivi come il moires che viene introdotto da altri filtri come l’Heliopan, quindi per meno di 150 € è un ottimo prodotto.


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