Tutto è possibile

Autore: carlomacchiavello Pagina 36 di 39

Serve più fame per creare

Anche se potrebbe sembrare equivoco, e in un periodo di crisi come questo, alquanto inopportuno, in realtà nel campo artistico serve più fame. La storia insegna come i migliori prodotti dell’arte siano stati realizzati da artisti che avevano fame, fame di gloria, fame di conoscenza, di sperimentazione, o banalmente fame vera…

E’ noto l’aneddoto che il maestro di Giotto dipinse i santi col volto girato dall’altra parte, così che quando il papa chiese all’artista il perchè di questa scelta, lui potesse rispondere: “si son girati per non sentir il mio alito di cipolla” riferendosi alla dieta dei poveri, pane e cipolla… perchè non era stato pagato per il suo lavoro, ma farlo presente ad un papa era come chiedere di essere messo alla gogna…

In questo periodo storico incontro un sacco di “artistoidi” che non hanno fame, che si inventano l’arte, ma non ne hanno nè la cultura, nè il talento.. e non avendo fame non mettono questa sofferenza dentro le loro creazioni.

In un momento storico in cui si può creare in un attimo un’immagine e diffonderla in tutto il globo, il mondo virtuale viene investito di milioni di fotografie, libri, “installazioni” (termine che dio sa solo cosa intendano gli installatori, che per me restano quelle persone specializzate che montano e installano un oggetto fatto bene…), e quindi è più complesso trovare ciò che realmente è frutto della sofferenza.

Da appassionato di cinema, animazione, fotografia etc sono sempre stato colpito dalla produzione dei paesi dell’est, dove nei diversi campi ho sempre trovato artisti fantastici, magari grezzi tecnicamente, ma con tanto da dire, con tanto da esprimere, con tante emozioni che vogliono condividere con gli altri… Emozioni positive o negative, ma emozioni forti, possenti, che colpiscono e rimangono impresse in ogni campo.

Oggi come oggi è semplice vedere in ogni campo come gli artisti che nascono con il fuoco dentro, con la “fame” di condividere le emozioni, facciano qualcosa di diverso, di innovativo, qualcosa che lasci un segno.

E’ impressionante come spicchino sempre gli artisti in mezzo ad un mondo di fotocopie.. in mezzo a tanti replicatori che imitano una o l’altra star della fotografia, della immagine, dell’animazione, del cinema…

transitusPerchè questo discorso? E’ venuto fuori parlando con un amico, Alceo Positano, che mai ha creato tanto quanto in questo periodo di ristrettezze economiche, fisiche, che lo hanno liberato dalle distrazioni del mondo e gli hanno dato una serie di spinte per creare un personaggio, e dargli vita, poi voce, poi emozioni… Per me è un esempio di come alla fine, non serva molto per creare, anzi, il troppo ci toglie la voglia, perchè disperde le nostre energie, la voglia di creare, di fare, di ottenere dei risultati.

Siete curiosi? bene, visitate il suo canale Youtube, iscrivetevi al suo canale e scoprite cosa ha realizzato.

Oggi rilascia in prima mondiale il suo nuovo lavoro: Transitus


Quanto tempo dura un render

Chi fa di lavoro animazione ed elaborazione si trova spesso ad affrontare le attese di fronte ai tempi di rendering…
si può spendere il tempo in tanti modi, compreso il fatto di poter girare e tener sottocchio il rendering.
Alcuni pacchetti hanno la possibilità di lavorare in remoto, ma quello è dipendente da Os e da pacchetto, mentre se si adottano alcune soluzioni, si può controllare il proprio computer in modo indipendente da Os e dal sistema.

TeamViewer è una soluzione low cost/free per ogni sistema Mobile e fisso.

Quando state renderizzando un minimo di risorse per aprire un browser ci sono sempre, e potrebbe essere interessante sfruttare alcune app on line per preparare nuovi progetti…

C’è più energia nei fan che nei prodotti…

_batmandeadend-1347726373Negli ultimi mesi sto scoprendo una marea di piccoli prodotti, corti, medi e lungometraggi realizzati dai fanfilm, ovvero appassionati di uno o l’altro personaggio del cinema, della tv, dei fumetti.

La cosa che impressiona di più è la capacità di creare situazioni e tensione maggiore dei film prodotti con i milioni di dollari…
Pensiamo ad un prodotto realizzato qualche anno fà come StarWreck, con pochi soldi ma tanta passione, una parodia di Star Trek realizzata con tanta passione e con una qualità molto alta.
Oppure mi viene da pensare a Batman Dead End, e World’s finest di Sandy Collora.

ironsky

Di recente gli stessi di StarWreck hanno realizzato un prodotto più ambizioso, IronSky che viene distribuito al cinema, ed è costato probabilmente quanto il cathering di uno dei film delle grosse produzioni, ma è ricco di effetti speciali, di storia, e una volta tanto… fatto dai fan per i fan…

Stasera ho trovato un prodottino carino, e soprattutto considerato il low budget, fatto bene, dedicato ad un uomo che ha creato e portato avanti tanti Eroi, semplici, umani, ma eroi, quelli veri…

Un fan film su DylanDog, dedicato a Sergio Bonelli.
Guardatelo, può dare tanti spunti, come lo sforzo, la fatica, il lavoro di tante persone porti a dei risultati, e non da poco.


ファンには製品よりも多くのエネルギーがあります。

_batmandeadend-1347726373ここ数ヶ月で、私は映画、テレビ、漫画の一方または他のキャラクターのファンであるファンフィルムによって作られた小さな製品、ショートパンツ、媒体、長編映画の洪水を発見しています。

最も印象的なのは、何百万ドルもの映画よりも状況と大きな緊張を作り出す能力です。
私たちは、いくつかの年前に作られた製品をStarWreckと考えています, 少しのお金が、情熱の多く, このような情熱と非常に高品質で作られたスタートレックのパロディ.
それとも、バットマン・デッドエンドとサンディ・コローラの世界の窓を思い出します。

アイアンスキープロパティ

最近、StarWreckと同じ、映画館で配布されているより野心的な製品、IronSkyを作り、おそらく大きな作品の映画の1つのカテーリングと同じくらいの費用がかかりますが、それは特殊効果、歴史、そして一度ほど豊富です. ファンのためにファンによって作られました.

今夜、私はかわいい製品を見つけ、特に低予算を考えると、多くの英雄、シンプル、人間、しかし英雄、本当のものを作成し、運んだ男に捧げ、よくやった.

セルジオ・ボネッリに捧げられたディランドッグに関するファン映画
彼を見て、それは努力、疲労、非常に多くの人々の仕事が結果につながるような多くのアイデアを与えることができます。


Danni collaterali

E’ curioso come gli animatori, e tutti coloro che lavorano al computer siano tra i meno tutelati tra i lavoratori. Spesso si sottovalutano tutti gli aspetti di salute che vengono a mancare nei lavori come l’Animazione, Compositing, Programmazione e così via…

Chi passa diverse ore al computer spesso sottovaluta aspetti della sedentarietà, delle posizioni sbagliate che si assumono per 10-14 ore al giorno, che sul lungo termine influiscono sulla struttura ossea e articolare. Senza parlare dell’alimentazione e di ciò che la maggior parte di noi beve mentre lavora al computer, rovinando oltre che il peso anche fegato e stomaco…

Ho iniziato ad usare un computer a 9 anni, era un Commodore 64, con un televisore come monitor, a circa 50 cm dagli occhi…
Sono passati 31 anni da quel giorno, nel tempo ho cambiato tanti computer, almeno una trentina di sistemi operativi (si, contrariamente a quello che credono la maggior parte delle persone, non esistono solo windows mac e linux, ma ne sono esistiti tanti altri…).

Ci sono delle cose che sono cambiate, in peggio… le mie abitudini di salute… Intorno ai 15 anni mi allenavo con i pesi tutti i giorni, e a periodi alterni ho ripreso, ma ho lasciato spesso lunghi periodi che mi hanno appesantito sempre di più… Di recente ho trovato nella corsa una nuova passione, grazie al fatto di avere un posto splendido dove correre, la litoranea che unisce Santa Margherita Ligure e Portofino.

Anche questa passione va a momenti, perchè mi lascio fregare dal fatto che magari faccio un lavoro, finisco una cosa e poi si riparte, ma nel frattempo il tempo passa, e io rimetto su peso…
Quando si fa a vent’anni è una cosa riprendere, a trenta un’altra, ma quest’anno tocco la cifra dei quaranta e quindi è ora di darsi una regolata, altrimenti rischio di girare una boa che diventerà senza ritorno, la boa della mia pancia…

La cosa curiosa è che mi piace allenarmi, correre, quindi può sembrare strano che io mi fermi per questi lunghi periodi, ma ammetto anche di essere una persona che si annoia facilmente per cui o riesco a distrarmi durante questi allentamenti, o rischio di provare noia e quindi smettere di allenarmi, anche se magari sono 5 anni che mi alleno, o ho iniziato da 8 mesi a correre e ho già superato i 600 km…

Perchè parlo di questo?

perchè vedo tanti amici, colleghi che lavorando al computer si lasciano andare, e sul lungo termine vedo su di me gli effetti, e quindi vorrei mettere in guardia chi mi sta a cuore, coloro che iniziano ora una carriera in questi ambiti e potrebbero trascurarsi.
E’ curioso come facendo due ricerche, non sono il primo che si è preoccupato di questo, ma Blogger illustri hanno riflettuto e scritto post proprio sulla salute di chi lavora, soprattutto in questi ambiti e nel libero professionismo…

Le persone normali hanno una cassa malattia, hanno supporto mutuale, sono riconosciute malattie relative al tipo di lavoro che si compie, ma chi lavora al computer spesso è esposto a malattie disparate, senza che siano realmente riconosciute, e/o spesso gestite come tali.

Le lunghe ore al computer portano a infiammazioni alle diverse articolazioni, in particolare a spalle, gomiti, ginocchia se l’altezza della sedia e della scrivania non sono nella posizione corretta; problemi circolatori varii derivati dallo scarso movimento, accentuati se si è anche fumatori e si mangia male e troppo grasso; la sindrome da tunner carpale è spesso accentuata da mouse dalle forme strane, posizione sbagliata della spalla che fa sforzare il polso.

Che cosa si può fare?

Studiando la Tecnica del pomodoro usate i vostri 5 minuti di pausa per muoversi e fare streching, iscrivetevi in palestra, anche per 30 minuti di sessioni 3 volte a settimana, ma basteranno a darvi un’idea di workout per evitare la pigrizia di non muoversi.
Evitare di bere le bibite al computer, quando il cervello è distratto si tende ad assumere più zuccheri e cibi spazzatura, e soprattutto saturandosi i recettori dei gusti dolce/salato si tende ad eccedere, più di quanto servirebbe.
Bere almeno due litri di acqua al giorno durante il lavoro, che ha due vantaggi, vi mantiene idratati e vi forza a fare una serie di pause pipi che vi fa muovere più spesso dalla vostra postazione di lavoro.
Imporsi di mangiare sano e non avere snack o altro cibo spazzatura a disposizione alla postazione di lavoro.
Riservarsi il week end se ci si vuole dare alla pazza gioia.

Perchè vi suggerisco questo?

Perchè voglio condividere con tutti non solo le cose che so, i trucchi e le mie esperienze, ma anche i miei errori, per evitare che facciate gli stessi errori miei.
Buon Allenamento.


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