E’ passato qualche mese da quando l’azienda australiana BlackMagic ha iniziato a spedire questa nuova e incredibile camera, per scontentare tutto il suo pubblico e tanti nuovi utenti, forse…
Conoscendo bene queste camere e cosa sono, salto a piè pari le imbarazzanti voci che girano sul web e facciano due discorsi su cosa è e cosa serve per utilizzare questa CINEPRESA DIGITALE.
Premettiamo che a dispetto dell’apparenza simil reflex, mirrorless non hanno altro in comune se non il tipo di batterie tampone e il mount delle lenti, per il resto è una cinepresa digitale a prezzo di una macchina fotografica, per il resto tutto ciò che fa questa camera è assimilabile solo a concetti di ripresa in movimento. Quindi come tale deve essere pensata, trattata, gestita.
Chi non comprende il concetto CINEPRESA, ma soprattutto non vuole sbattimenti stia per Dio lontanto da tale oggetto del Demonio, che come dice il nome, è il prodotto di vera e propria Magia Nera…
Ora che ci siamo fatti due risate, e che già con un precedente post ironico ho scritto cosa offre ad un prezzo ridicolo questa macchina, cerchiamo di capire cosa ci serve per iniziare a fare una ripresa con questa Cinepresa, come già feci con la Ursa Mini Pro.
Partiamo con gli elementi indispensabili con una camera: storage, alimentazione e lenti.
Storage
La camera utilizza sia le Cfast2 che le SD UHS-II per registrare i filmati, naturalmente a seconda del supporto ci sono limiti di velocità di scrittura sulle due schede, le schede SD non possono registrare la massima qualità in raw, però si tratta anche di capire se e quando è necessario lavorare a quel livello, dopotutto su SD da 95mb è possibile anche registrare fino ad un UltraHD a 30 fotogrammi al secondo in prores 422, il che significa una qualità eccezionale per la maggior parte delle produzioni video.
Soluzione A :
si acquistano delle schede SD per la registrazione continua e alternata in formato UHD prores.
Vantaggio : Soluzione economica, efficace e ci permette di lavorare con molte schede rapidamente, sia per la scrittura che per lo scarico.
Le semplici 95 mbts permettono registrazioni fino a 4k in prores 4:2:2, un’ottima qualità per la maggior parte delle applicazioni.
Svantaggio : hanno limiti di velocità di scrittura, quindi se servisse non si può spingere al massimo la camera.
Soluzione B :
si acquistano delle schede CFast2 certificate così che si possano registrate tutti i formati possibili, compresi quelli Raw alla massima risoluzione 4k al massimo numero di frame.
Vantaggio : totally freedom
Svantaggio: costo delle Cfast2 certificate e … beh scarsa vita delle stesse, nella mia vita più volte ho dovuto sostituire cfast di marca.
Soluzione C :
SSD esterno su Usb-C, che viene alimentato e gestito direttamente dalla camera come dispositivo che viene visto in sostituzione della SD.
Blackmagic suggerisce spesso il T5 della samsung che è molto piccolo e compatto, da quello che si legge nei forum è preferibile la versione da 1TB a quella da 500gb per questioni di performance e compatibilità.
Ringraziando i vari produttori di controller per ssd, talvolta la macchina si accende ma non fa il mount del device perchè il controller è lento, la semplice soluzione è la connessione a caldo del disco, ovvero con la macchina accesa, questo forza il mount del dispositivo.
Dopo il firmware 6.1 il problema è stato risolto, il mount viene fatto correttamente.
Dentro un box Startech con uap [fondamentale questo fattore] è possibile mettere anche i classici Samsung Evo 860 da 500gb e 1000 tb, che supportano più che bene il veloce data rate della camera, permettendo diversi minuti di registrazione persino in Raw non compresso a 50fps massimo (oltre non regge il flusso dati, ma ricordo che oggi si gira in 3:1 e 4:1 in raw senza problema fino a 60fps).
RICORDIAMO MOLTO BENE che il mount può essere fatto a macchina accesa, ma NON SI SCOLLEGA MAI un device di storage a camera accesa pena perdita dei dati e/o danneggiamento della struttura del disco con relativa perdita dei dati contenuti. Questo vale per ogni device, da ssd a cf a sd.
ATTENZIONE usando i dischi ssd richiedono una discreta quantità di corrente e se il flusso di alimentazione scende, il rischio più banale è quello della perdita di prestazioni perché vanno in quello che in informatica viene chiamato Throttling, ovvero per risparmiare corrente riducono le prestazioni, quindi in caso di risorse ridotte (batteria tampone delle camere) quando si supera la metà della capacità della batteria con alcuni dischi si può notare una perdita di prestazioni, che non è colpa della camera, o della batteria ma da come è pensato il firmware del disco ssd.
Alimentazione
La blackmagic pocket4k è una cinepresa che registra in raw e prores, quindi è molto vorace di corrente, viene fornita con una batteria tampone da 2000 mAh, di tipo Canon Ep-L6, con la quale si potrà registrare all’incirca per 30-40 minuti. Questo tipo di batterie sono molto comuni, sono usate con molte fotocamere canon, led panel, monitor etc, e esistono sia in versione originale che in versione “compatibile”, ma devono essere considerate delle batterie tampone, non per l’utilizzo diretto, se non su gimbal o situazioni “leggere”.
La camera viene fornita con un alimentatore da 30W, ha un consumo medio di 22w (secondo le indicazioni ufficiali), e l’ingresso di corrente esterno accetta un voltaggio tra 12 e i 20V.
Soluzione A :
Acquistare uno o più set di batterie EP-L6 da 2000mAh a seconda del tipo di riprese che si fanno. La stessa Blackmagic offre ad un prezzo contenuto le batterie di questo tipo.
Batteria interna Pro
- no cavi volanti esterni
- no cavi che sbilanciano gimbal
- meno ingombro su gimbal o in uso manuale
- batterie ultra standard per uso
- si ricaricano in macchina collegandola alla corrente
Batteria Interna Contro
- durata ridotta contro costo alto per Watt usato
- necessità di smontaggio più o meno impegnativo per il cambio
- peso di più batterie da trasportare
- maggior tempo per la carica di più batterie contemporaneamente
- no riprese lunghe
Il mio suggerimento è che se volete acquistare delle batterie sarebbe sempre meglio prendere delle “originali” quindi o le stesse blackmagic o le canon, che sono più costose di molti cloni cinesi, ma sono lineari nel tempo, e la loro capacità di preservare la carica e durare negli anni è superiore ai vari cloni.
Da buon genovese, se pago una batteria 20 euro invece che 70, ma la prima dopo 30 usi è inutilizzabile, mentre la seconda dopo anni e centinaia di ricariche è ancora in buone condizioni, chi ha fatto il miglior affare?
Soluzione B :
usare una batteria esterna di vario tipo, e collegarla alla camera, e qui nasce il problema… Stranamente Blackmagic Design ha scelto un connettore diverso dalle altre camere e “meno standard”, ovvero il connettore weipu SF610 s2, un connettore attualmente (marzo 2019) reperibile solo da pochi produttori cinesi.
Il connettore è identificato con il codice SF610, la sigla dopo (p/s) è relativa a P = male e S= female, mentre il numero (2) è il numero di pin di contatto.
La parte di alimentazione è la femmina, quindi se vogliamo costruirci o cercare un cablaggio dobbiamo ricordare che la camera ha il maschio e la corrente arriva dalla femmina.
Esistono cavi già fatti da Weipu a Dtap, realizzati da noti produttori di accessori, come Woodencamera.
Esistono varie combinazioni, tra cui un cablaggio realizzato da Blackmagic Design stessa, per l’utilizzo di diversi connettori, lo trovate in fondo alla pagina di descrizione della Pocket4k.
Esistono adattatori da Weipu a jack classico di alimentazione in modo da riutilizzare situazioni già esistenti da batterie esterne a plate etc, così che l’utilizzo parallelo dei prodotti può giovare degli investimenti già fatti.
Soluzione C :
Utilizzare un plate per le classiche NP-F970 6600mAh ovvero 47.5 Wh. Queste batterie nate per erogare 7.2v possono essere accoppiate ad un plate che le converta in erogazione a 12v, con una sola batteria potrete registrare per quasi 2 ore (1h e 43 minuti in media). Essendo questo tipo di batterie semi universali, usate in telecamere, faretti, pannelli led, e con uno o più plate di questo tipo è possibile usare un solo tipo di batteria per alimentare più elementi e quindi essere più flessibili nel proprio investimento.
Soluzione D :
Classica Vmount/Gmount + un distributore di corrente tipo il plate della Lanparte che ci offre non solo la possibilità di montare batterie sia VMount che Gmount, ma soprattutto aggiunge una distribuzione di corrente a differenti uscite a 5, 7 e 12v, usb, per poter alimentare diversi accessori con una sola batteria, la classica batteria da 95w vi offrirà dalle 3 alle 4 ore di autonomia di registrazione.
Soluzione E (parziale) :
Entrare nella porta Usb-C con un qualunque powerbank solo per ricaricare le batterie interne. Da quello che viene descritto, tale procedura può solo caricare al batteria interna ma non raggiunge un voltaggio sufficiente per alimentare e gestire la camera direttamente.
Soluzione F :
Blackmagic stessa ha progettato e distribuirà ad Agosto 2019 un battery grip come quello delle macchine fotografiche che potrà offrire ben 2 ore di autonomia con batterie fnp sony, molto diffuse per alimentare monitor e luci per i filmaker.
Battery grip Pro
- no cavi volanti esterni
- batterie ultra standard per uso
- si aggiunge e toglie facilmente
- aggiunge superficie per tenere correttamente la camera nel run & gun
Battery grip Contro
- un altro tipo di batteria da aggiungere alla collezione
- un altro caricabatterie da aggiungere alla collezione
- aumenta il peso della camera
- aumenta la dimensione della camera e la sbilancia in caso di uso con Gimbal
Vi ricordo che le batterie oltre i 95w non sono accettate dalla maggior parte delle compagnie aeree, quindi nella scelta delle batterie verificate sempre se e cosa state acquistando in funzione di eventuali trasbordi aerei, tenete inoltre conto che le batterie vmount e gmount essendo standard mondiali è semplice affittarle quando vi serviranno in loco, a prezzi molto contenuti.
Audio
La blackmagic pocket4k possiede due microfoni stereo per la registrazione di audio ambientale, che possono essere usati facendo attenzione a come uno tiene la camera, perchè sono posizionati esattamente ai lati della camera e quindi ogni “tocco” sulla camera produrrebbe dei suoni e disturbi di vario tipo, come accade su ogni camera con Microfono superficiale.
In aggiunta abbiamo due ingressi audio, un jack da 3.5 mm classico come molte dslr e un Mini XLR.
Il jack da 3.5mm è un ingresso sia mic che Line In, quindi a seconda che si mandi un audio amplificato o un microfono si avranno risultati differenti, si deve nel menù scegliere l’impostazione corretta o all’interno della camera la registrazione sarà bassissima come loudness. Un Mic In verrà amplificato, mentre un Line In si aspetta un audio già amplificato da un amplificatore esterno.
L’ingresso MiniXlr Bilanciato Stereo è la soluzione più professionale e utile nella registrazione interna dell’audio della camera.
Quando si parla o si cerca informazioni relative a questo connettore si possono trovare diverse sigle, quello che interessa ai possessori della Pocket4k è il TA3 (3 pin) con suffisso relativo alla tipologia F (female = femmina) M (male = maschio).
La camera dato che riceve il segnale possiede il connettore femmina e il cablaggio che andremo a collegare essendo la parte “hot” è il maschio, quindi dobbiamo avere un cablaggio che sia da un normale microfono a MiniXLR maschio per la camera; se invece usciamo da un altro dispositivo ricordiamo che il cablaggio in ingresso deve essere un MiniXlr maschio (per entrare nella camera che ha una femmina) e dall’altra parte ci sarà quel che ci sarà, da un semplice jack da 3.5, da 6.5 etc.
Personalmente acquisto molti cablaggi custom da un maker Inglese Cable me, ce ne sono tanti, mi sono trovato bene con lui.
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Un’altra cosa che spesso viene sottovalutata è la cinghia per portare al collo la camera nell’uso più “run & Gun”, e quella indicata dal link ha due vantaggi, il primo che è elastica e quindi attaccandola al collo può essere tirata per dare più stabilità durante un movimento camera libero, senza segarci il collo, il secondo è che ha lo sgancio rapido in modo che se poniamo la camera su gimbal o cavalletto possiamo sganciare facilmente la cinghia e non avere problemi di “intralcio” nelle operazioni. |