Spesso si discute di numeri: i K del sensore, i bit del sensore, il bitrate del file, la lunghezza focale, i bit di profondità colore e così via…
L’ossessione per i numeri è prodotta dal Marketing, che ossessivamente inculca nelle persone l’idea che un numero inferiore è sbagliato, è male, è antiquato o peggio inadeguato al mondo moderno… come se il marketing fosse esperto di questi numeri (se avessi tempo da perdere dovrei far correggere la metà delle comunicazioni commerciali di ogni brand fotografico o video per le inesattezze scritte, ovviamente a loro vantaggio).
Questo senso di inadeguatezza porta le persone a pensare che serva di più, un prodotto nuovo, che quello che possediamo è ormai sorpassato, causando non solo acquisti compulsivi ma una produzione INFINITA DI SPAZZATURA ELETTRONICA che non potendo essere smaltita correttamente viene spesso polverizzata e abbandonata chissà dove…
Faccio questo discorso sui numeri perchè spesso ho affrontato questi discorsi :
- sui K di risoluzione necessari e/o disponibili
- sulla profondità colore
- sulla compressione
- sui bitrate dei file
e adesso abbiamo l’ennesimo scontro dei numeri, dato che Sony ha lanciato le uscite 16bit lineari raw dei sensori contro il resto del mondo che salva file raw a 12 bit logaritmici, escluse le cineprese Arri che per aggirare la patent Red di registrazione del raw compresso registra in 16bit lineare raw non compresso.
La registrazione logaritmica è pensata per occupare meno spazio e allo stesso tempo offrire la possibilità di registrare tutte le informazioni della gamma dinamica di un sensore o di una pellicola. Quindi se per gli ingegneri della Kodak un file a 10 bit log (Cineon) poteva essere sufficiente per registrare la gamma dinamica di un film (7-9 stop al massimo, ricordiamo che la pellicola cine non è la pellicola fotografica, da tabelle kodak). Forse un 12bit log può essere sufficiente per molto di più? La stessa red registra un 12bit log per una camera dichiarata a 20 stop di gamma dinamica.
Ma tralasciando i fattori di … opinioni di gente (forse qualificata visto che hanno inventato tutti i principi del cinema digitale moderno) di quel tipo, facciamo due conti della serva.
8 bit = 256 sfumature di grigio e per ogni colore
10 bit = 1024 sfumature di grigio e per ogni colore
12 bit = 4096 sfumature di grigio e per ogni colore
Quindi se anche fosse un film in bianco e nero abbiamo informazioni sufficienti per coprire un 8k con una linea di pixel di luminosità differente in verticale, mentre se il film è a colori stiamo parlando di 68 miliardi di sfumatura, 719 milioni, 476736 sfumature -> 68.719.476.736
AH no… mi sto sbagliando perchè questa cifra è relativa al 12bit lineare, se raddrizziamo questa curva di log in uno spazio a 32bit (ovvero dove è corretto gestire un file logaritmico di tale profondità) ci accorgiamo che i dati corrispondo al 16 bit linear… ma occupando molto meno spazio.
Ora in un mondo dove i forum delle cineprese digitali sono pieni di gente che si lamenta che i file raw e prores occupano troppo spazio e che vogliono i file in h264 (h265 occupa un quarto, h266 che ormai ha due al momento in cui scrivo agosto 2021 occupa un ottavo dell’h264), auspicare / desidereare la registrazione in 16 bit lineare lo trovo alquanto divertente.
Per chi mi conosce, o mi segue, ho scelto la strada del raw prima in fotografia e poi nel video appena possibile perchè ho sempre cercato di avere il massimo dello spazio di lavoro in postproduzione e quindi avere più dati su cui poter lavorare è sempre stata una mia priorità, ma questo non significa che sia sciocco o abbia disponibilità infinite per comprare supporti ultra veloci dove registrare un raw linear o di archiviazione di tali file, soprattutto perchè esistono prove storiche dove Avatar è stato girato in h264 10 bit 4:2:2 (limite storico delle camere in quel momento), spiderman e Lo Hobbit con Redcode tra 5:1 e 3:1, spesso viene scelto perchè una leggera compressione riduce l’harsh dei file e li rende più cinematic.
Personalmente preferirei la presenza di spazi colore più furbi o meglio ottimizzati verso il basso (8bit) che la possibilità di registrare questo tipo di file raw su macchine low cost, perchè poi gli utenti che desiderano quel tipo di file, non sanno che poi la gestione di post sarà improbabile su molte delle loro macchine, e che se non hanno conoscenze di un certo tipo anche i vantaggi nella gestione della color non saranno apprezzabili.
Add. vedo che sul bel sito Cined.com hanno pubblicato un articolo con una bella spiegazione tecnica del 16bit linear di Sony ad opera di un nostro connazionale Francesco Andreola.