Ho già scritto un articolo più esteso sull’esposizione, su come i diversi parametri shutter iso e diaframma influenzano l’esposizione, ma mi sono reso conto che spesso non è abbastanza chiaro cosa e perchè esporre in un certo modo, allora ho pensato che un post pratico possa essere più utile.

Per esporre serve un riferimento su cui lavorare, per alzare o abbassare la luce e gestire l’esposizione, i fotografi hanno sempre usato il classico cartoncino grigio 18% Kodak su cui misurare la luce. Oggi per chi lavora col digitale può trovare uno strumento molto comodo per misurare l’esposizione nel Passport dell’Xrite.

All’interno del passport troviamo un target per la calibrazione del bianco con un cartoncino grigio chiaro, che la classicoa gretag con le tacche colore, utili per uniformare diversi shot a posteriori. A seconda degli strumenti che avete a disposizione della vostra camera, dalla semplice zebra, ad uno strumento più efficiente che potrebbe essere la waveform, o se siamo più fortunati i falsi colori, dobbiamo misurare tale grigio e portarlo al valore x per la corretta esposizione.

L’esposizione eseguita col profilo rec 709 (riprese non logaritmiche) richiedono che il valore del cartoncino, o la terza tacca di grigio da destra sia a 40 ire.

Zebra : impostare la prima zebra a 40% la seconda zebra al 98%, con la prima controlliamo l’esposizione dell’incarnato, con la seconda che non sfondiamo le alte luci. Dato che in diverse camere la Zebra si ferma al 50% la si imposta e poi si scende con la luce fino a far sparire la zebra.

Waveform : qui è più facile perchè vedremo alzarsi o abbassarsi i valori luminosi, inquadrando esclusivamente il cartoncino grande potremo vedere se il valore rappresentato raggiunge o supera il 40%

Falsi colori : La corretta esposizione viene rappresentata dai colori, in questo caso il cartoncino sarà verde per il rec709, grigio scuro per il log.

Quando si deve esporre in modo corretto, si utilizza questo riferimento per avere due vantaggi, il primo è che indipendentemente dal resto dell’immagine si ha un riferimento univoco sia per fare l’esposizione, sia per allineare correttamente in post le diverse immagini; il secondo vantaggio è che in questo modo c’è consistenza nell’esposizione degli incarnati tra una scena e l’altra e quindi è molto più semplice rendere uniformi le immagini nelle fasi successive della lavorazione.
Riprendendo la tabella colore ad ogni ripresa avremo un riferimento per allineare i diversi colori, ottimizzare la temperatura colore.